di ARISTIDE BAVA – Innovazione sociale e cultura sono due delle parole chiave su cui poggia l’iniziativa del “Laboratorio Cinematografico di Comunità” attivato da Officine delle idee nell’ambito del progetto Locride Capitale Italiana della cultura 2025, che ha registrato il suo esordio come è già stato anticipato con la proiezione del documentario Casignana Il profumo del Tempo prevista presso il Cinema Vittoria di Locri.
L’iniziativa è indirizzata a recuperare alla memoria quelli che sono stati indicati, nel lontano 1922, come “I fatti di Casignana” e secondo Antonio Blandi responsabile di “Officina delle idee” che è tra gli esperti che hanno elaborato l’ipotesi progettuale legata alla candidatura della Locride , l’iniziativa tende a promuovere la partecipazione dal basso, attiva e creativa, delle comunità locali nel processo di produzione culturale. Un discorso, quindi, che non si ferma a Casignana ma che punta in maniera generalizzata a vedere il cinema e le produzioni video come metodologia espressiva che favoriscano processi e percorsi per crescere e sentirsi parte della comunità.
In grado, anche, di attivare strategie utili ai processi di cittadinanza attiva per il consolidamento e ove necessario, la ricostruzione culturale dal basso che faciliti il coinvolgimento, la partecipazione, la circolazione delle idee e quindi il trasferimento delle conoscenze e il confronto. Il progetto partito da Casignana, importante borgo della Locride in questo caso prende ad esempio un avvenimento, che ha fortemente inciso sulla comunità locale e proprio per questo è stato scelto per realizzare il “Laboratorio Cinematografico di Comunità” Grazie ai dibattiti con gli esperti (storici e scrittori) e al confronto nato all’interno della stessa popolazione, il “Laboratorio Cinematografico di Comunità” ha consentito agli abitanti di Casignana, al di là delle proprie competenze e ruolo sociale, di acquisire nuovi strumenti e chiavi di lettura per apprendere meglio ciò che è avvenuto attivando un approccio non solo consapevole, ma anche critico e, quindi, alla comunità di Casignana è stata così offerta l’opportunità di vivere un’esperienza unica ed originale e di poter esprimere la propria opinione in un contesto libero da preconcetti e quindi culturalmente interessante e coinvolgente.
Gli incontri sono stati condotti e strutturati in modo da stimolare nei partecipanti le capacità critiche verso il racconto dell’evento, determinando anche una diversa capacità di osservazione e di interpretazione della realtà. È nato, quindi, il documentario prodotto da Officine delle Idee con la collaborazione del Comune di Casignana e del Gal Terre Locridee e co-diretto da Francesco Aiello, Andrea Belcastro e Dario De Luca che di fatto è diventato uno strumento di sollecitazione culturale e formativa.
Un punto di partenza perchè come è stato evidenziato dai protagonisti l’intera Locride e tutta la Calabria hanno un patrimonio di piccole e grandi storie nascoste tra le pieghe del tempo.
“Storie che meritano di essere riportate alla luce per capire da dove arriviamo e dove possiamo proiettarci nel futuro”. Il progetto Locride tutt’altra storia punta in maniera particolare sul patrimonio identitario e sul patrimonio culturale del territorio che rappresentano le radici su cui costruire il futuro e il riscatto delle piccole comunità, e non solo. Come afferma Antonio Blandi project manager di Officine delle Idee
«La best practice del “Laboratorio Cinematografico di Comunità” realizzata nella Locride sta creando molto interesse anche in altri territori e per questo motivo sarà uno dei contenitori che verranno inseriti nelle attività della piattaforma “Next Culture” e sarà replicata non solo in Calabria, ma anche in altre regioni d’Italia. L’essenza di “Locride 2025 tutta un’altra storia” è, d’altra parte, quella di “dare forza e valore alla cultura, conoscenza e innovazione, per coltivare e far crescere le aspirazioni delle comunità favorendo così il rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociale – ha affermato dal canto suo Guido Mignolli, direttore del Gal Terre Locridee – e a tal proposito la produzione di questo primo documentario si inserisce da protagonista in questo percorso di valorizzazione di tutto il territorio locrideo».
Il lavoro è stato salutato con grande soddisfazione anche da Francesco Macrì, presidente del Gal terre Locridee, «appresenta – ha detto – il primo prodotto culturale nell’ambito delle attività di “Locride 2025 tutta un’altra storia” e contribuisce, insieme con le altre attività e iniziative in corso e già presenti sul territorio, alla rappresentazione della Locride come luogo di sperimentazione di processi di innovazione sociale di interesse internazionale». (ab)