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LONGOBUCCO (CS) – Il “Premio Giuseppe De Capua”

Questa sera, a Longobucco, alle 21.00, a piazzetta Sfera, l’edizione 2019 del Premio “Giuseppe De Capua”.

L’evento è patrocinato dalla Regione Calabria e in collaborazione con l’Istituto per la storia del Risorgimento italiano – Comitato provinciale di Cosenza, Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea e dalla Deputazione di Storia patria per la Calabria.

Dopo i saluti del consigliere delegato alla Cultura, Bruno De Luca, si svolgerà la tavola rotonda con il prof. Giuseppe Ferraro, storico e docente, il sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo, l’Assessore alla Cultura del comune di Corigliano-Rossano, Donatella Novellis, l’Assessore alla Cultura della Regione Calabria, Maria Francesca Corigliano, don Giuseppe De Simone – Vicario episcopale alla cultura della diocesi di Rossano. La serata sarà allietata da Quintino Berardi. Alla serata parteciperanno anche gli amministratori dei comuni limitrofi, come il sindaco di Cropalati, Luigi Lettieri e la delegata alla Cultura, Michela Boccuti.

Tra i premiati, Pantalone Sergi, giornalista de “La Repubblica”, storico, saggista, già docente di storia del giornalismo presso l’Università della Calabria, Vittorio Cappelli, noto studioso dell’emigrazione, storico, docente universitario e attualmente direttore dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, Giuseppe Caridi, tra i più apprezzati studiosi della storia moderna del Mezzogiorno d’Italia e dell’Europa, docente universitario presso l’Università di Messina e attuale presidente della Deputazione di Storia patria per la Calabria.

Il sindaco di Longobucco Giovanni Pirillo e il consigliere delegato alla cultura Bruno De Luca, fanno sapere che, con il 2019, il premio avrà sempre di più una risonanza nazionale, guardando anche alla valorizzazione e alla conoscenza del territorio longobucchese e calabrese in generale.

Il Premio è intitolato a mons. Giuseppe Capua, nato a Longobucco nel 1909, per decenni attivo presule dell’Arcidiocesi di Rossano Cariati, dove ha ricoperto incarichi di primo piano: cancelliere, rettore, formatore, docente e vicario generale.
Negli anni Cinquanta questa sua attività venne coronata dalla nomina, da parte del pontefice, con il titolo di protonotario apostolico, carica che per la prima e ultima volta (fino ad oggi) è stata concessa ad un sacerdote della diocesi. L’amministrazione comunale con questo premio ha voluto valorizzare anche la figura dello studioso. Si devono infatti proprio a Mons. De Capua (e a Mons. Francesco Godino, don Ciccio) importanti studi sulla storia di Longobucco e della Calabria in campo storico e antropologico. (rcs)