di EMILIO ERRIGO – La superficie della terra è complessivamente circa 510 milioni di Kmq, di questi grandi numeri, ben 364 milioni di chilometri quadrati, sono coperti dalla acque degli oceani, mari, laghi, fiumi, paludi, torrenti ed altre risorse idriche. Il volume totale delle acque delle terre sottomarine, chiamati fondi e sottofondi marini è di circa 1,5 miliardi di chilometri cubi. Di questo patrimonio naturalistico il 97% è costituito dall’acqua degli oceani e dei mari, mentre il restante 3% è acqua dolce. Il Mare Mediterraneo ha una ampiezza complessiva di oltre 2.5 milioni di Kmq.
Il biologo americano, William Crome, dopo aver studiato, analizzato e approfondito con ricerche scientifiche comparate, ha lasciato ai posteri questo risultato descrittivo del bene mare. «L’acqua del mare e il sangue sono straordinariamente simili. Il liquido organico delle meduse, dei granchi, degli squali, dei pesci, dei rospi, dei cani, degli uomini ( e donne)contiene gli stessi sali dell’acqua del mare e quasi nello stesso rapporto. Alcuni invertebrati marini, come gli echinodermi, possono addirittura sostituire momentaneamente il loro sangue con acqua di mare. In altre parole: il nostro sangue e quello degli animali non è altro che acqua di mare trasformata. Poiché tutti gli esseri viventi derivano dal mare e sono tutti lontanamente imparentati, ciò non può sorprendere».
La nostra Italia ha un territorio di oltre 302 mila Kmq, mentre il mare territoriale che bagna la penisola italiana è pari a circa 120 mila chilometri quadrati, di queste terre emerse la Calabria ne occupa ben 15.222 Kmq, che vanno ad aggiungersi ai quasi 800 km lineari di lunghezza delle coste, per una estensione/ampiezza, pari o superiori ai 12 miglia ( 1 mgl marini =1862 metri), misurate a partire dalle linee di base, sono costituite da acque marine della Regione Calabria.
Il mare della Calabria è di tutti i cittadini residenti o presenti in questa bellissima e ricchissima Regione Calabria. Che la Calabria fosse riconosciuta universalmente bella dal mare ai monti, non è una novità, tanto che sono in tanti gli scrittori e viaggiatori stranieri, che nel corso dei secoli, hanno scritto e narrato in molti testi pure di pregio scientifico e letterario, dei paesaggi, borghi, alimenti, profumi, gente, carattere, forza, orgoglio smisurato e intelligenza creativa, quest’ultime caratteristiche naturali di chi nato o è figlio di uno dei genitori nati in Calabria.
Il buon sangue non mente si dice!
Non ancora tanto è dato sapere delle vere e ancora non tutte conosciute e valorizzare materie prime presenti in Calabria.
Mi riferisco alle tre più importanti di queste risorse naturali: l’Ambiente, la Biodiversità e gli Ecosistemi.
Eppure non sarebbe dovuto essere sfuggita agli studiosi delle tantissime cose belle esistenti in Calabria, che questi citati beni hanno meritato una tutela , valorizzazione e riconoscimento giuridico, pensate e riflettete brava Gente di Calabria, che negli articoli 9, 41 e 117, della Costituzione della Repubblica Italiana.
Lo sapevate? Ecco allora, che occorra essere consapevoli che le nostre materie prime, vere ricchezze della Calabria, vanno e devono, essere protette, valorizzate, salvaguardare, custodite, godute, difese, diffuse, utilizzate con la stessa intelligenza creativa della quale non difetta il Popolo della Calabria.
Chi scrive questi pensieri notturni, grato a un nobile figlio di questa comune madre terra chiamata Calabria, mi ha voluto far ritornare dopo oltre ben 45 anni vissuti da migrante professionale, affidandomi proprio queste ricchezze, nominandomi per Decreto a firma del Presidente della Regione Calabria, On. Roberto Occhiuto, Commissario Straordinario dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria, a tutti nota con l’acronimo di Arpacal.
Da oltre due mesi vivo con intensità emotiva, alto senso del dovere, spirito di sacrificio, entusiasmo e orgoglio, questo importante incarico professionale, dimorando in un contesto paesaggistico-ambientale da visitare e godere, scrivo della location di Catanzaro Lido o Marina.
Lavoro psicofisicamente tantissimo e non avverto la fatica, respiro aria pura, mangio bene pesce, crostacei e molluschi freschissimi, pescati dai gentilissimi e simpatici pescatori praticanti la piccola pesca artigianale costiera, la frutta e le verdure fresche non mancano mai e sono alla portata di tutti per qualità e prezzo, il dialogo è assicurato dai commercianti sempre disponibili a venirti incontro, visito durante i we i borghi e palazzi storici della città alta o superiore in altezza, di Catanzaro città, cammino molto con mia moglie (Calabrese), la sera tardi quando gli impegni di lavoro me lo permettono, sul lunghissimo pluri-chilometrico e affascinante Lungomare, di tanto in tanto leggo libri di storia della Calabria e consulto con viva curiosità, le guide e itinerari turistici da programmare per la prossima settimana, assieme agli amici che da ogni parte d’Italia mi vengono puntualmente a trovare per non perdere il contatto relazionale di vera e sincera amicizia.
Ora sul mio dire e scrivere, non me ne vogliono i miei carissimi amici, di Cosenza, Vibo Valentia, Crotone e soprattutto i miei concittadini di Reggio Calabria, ma quando devi esprimere un pensiero, devi essere onesto. Catanzaro lido migliora da anno in anno, da giorno a giorno e da ora in ora. Palazzi moderni e ben rifiniti, centri commerciali che non hanno nulla da invidiare alle altre Cittá del centro e nord Italia, il verde pubblico curato, piste ciclabili, pineta frequentabile, che dire ? Non è che non ci sia sempre qualcosa da fare e perfezionare, ma chi si accontenta…. gode delle bellezze dei territori e del mare.
Scrivere e raccontare la verità delle meravigli emerse e sommerse della Calabria, occorrerebbero enciclopedie ambientali, che dire della biodiversità presente nelle terre sommerse e grotte marine, dei 5 Parchi Marini Regionali, dell’Area Marina Protetta Nazionale di Capo Rizzuto a pochi passi o miglia dalla seconda Patria di Pitagora?
La Calabria è veramente bella tutta, dal confine Nord al Sud, dal Pollino, alla Sila, fino ai boschi sempre verdi dell’Aspromonte e delle Serre, da Tortora, Scalea, da Tropea, a Scilla, proseguendo verso Catona, Gallico, Reggio Calabria , Punta Sant’Agata, Ravagnese, San Gregorio, San Leo, Punta Pellaro, Bocale, Lazzaro, da Saline Joniche a Crotone e giù di li, il Tirreno e lo Jonio, accarezzano le coste lunghe, ampie, sabbiose e incontaminate, non mancano i laghi, fiumi, torrenti e le fiumare, l’acqua portabilissima abbonda e qualche volta si spreca inconsapevolmente.
Certo occorrerebbe più amore verso queste materie prime, da parte di tutti, nessuno escluso ed esclusa, inquinare le acque dei laghi, dei fiumi, il mare, il territorio non è un bel gesto di civiltà, anche perché la nostra vera ricchezza è proprio questo grandissimo dono che ci ha fatti madre natura, l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi della Calabria, il tutto a totale beneficio della salute e qualità della vita, delle presenti e future generazioni. (ee)
(Emilio Errigo è nato a Reggio Calabria, docente universitario, generale della GdiF in riserva, studioso del diritto all’ambiente e dell’ambiente, attualmente Commissario Straordinario di Arpacal)