di EZIO PIZZI – Se andremo tutti uniti per ottenere questo riconoscimento Dop ci riusciremo in pochi mesi perché ne abbiamo la possibilità e abbiamo anche la volontà politica espressa dalla Regione Calabria. Il territorio ci aiuti, stiamo tutti dalla stessa parte, senza ulteriori prese di posizione che non servono.
Voglio ringraziare, pubblicamente, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, per l’illuminata e coraggiosa interpretazione della dinamica di riconoscimento del marchio di tutela del Bergamotto di Reggio Calabria e perché, come ogni buon padre di famiglia ha deciso, senza remore, la strada migliore per tutti. Chi oggi deve gestire le sorti della nostra terra non può avere tentennamenti o dubbi. Nel caso del bergamotto, Occhiuto ma anche l’assessore Gianluca Gallo e tutta la governance amministrativa regionale, hanno sinceramente voluto incidere con un contributo fondamentale per portare a termine il percorso istituzionale più lineare e più veloce, oltre che quello più significativo per il prodotto.
Il Consorzio che, negli ultimi mesi, aveva scelto la strada del silenzio per non assecondare ulteriori polemiche, nonostante sia “forte” anche nei numeri degli iscritti (ben oltre 500), si ritiene estremamente soddisfatto per i tanti interventi che stanno pubblicamente appoggiando il cammino della Dop. Oltre ad Occhiuto, alla politica regionale ed ai parlamentari calabresi, forte è il consenso del Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria Antonino Tramontana, del Rettore dell’Università “Mediterranea” Giuseppe Zimbalatti, dei Presidenti delle Confederazioni agricole Borruto (Cia), Basile (Coldiretti), Canale (Confagricoltura) e Lentini (Copagri) che hanno ribadito, in modo unitario, l’auspicio che il frutto fresco di bergamotto sia insignito del marchio Dop.
Ma anche tutto il resto del mondo agricolo e chi, come ad esempio il professore Vincenzo Montemurro che, negli ultimi 12 anni, è stato un protagonista ed autorevole divulgatore scientifico delle proprietà salutistiche del bergamotto di Reggio Calabria.
Senza dimenticare il compianto professore Franco Romeo che mi ha introdotto come relatore a diversi convegni nazionali e internazionali di cardiologia ad illustrare le proprietà del nostro agrume strettamente legato al territori. E ancora, l’associazione ambientalista “Fare Verde” che ha qualificato l’attuale azione.
Siamo di fronte ad un “risveglio delle coscienze” con la società civile, i tantissimi produttori che non hanno mai smesso di dare forza alle nostre scelte, le Istituzioni e moltissimi cittadini che, oggi più di ieri, devono (e dobbiamo) unirci, senza altre polemiche, tutti insieme per raggiungere un grande, enorme, risultato per il nostro amato e identitario agrume. (ep)
[Ezio Pizzi è presidente del Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria]