di FRANCO GERMANÒ ED ERSILIA CEDRO – Che il De Profundis per Reggio Calabria fosse già stato recitato lo si sapeva già, dieci anni or sono, che Reggio stia vivendo uno dei periodi più bui della propria millenaria storia, con giovani che vanno via a migliaia per costruire il proprio futuro altrove senza far più ritorno, con attività commerciali costrette ad abbassare le saracinesche, con servizi pubblici scadenti e garantiti male ed a singhiozzo, con centinaia di milioni di euro fermi, che se investiti potrebbero cambiare volto alla Città, per la ormai conclamata incapacità gestionale-amministrativa dell’attuale governo della città, con la più totale assenza di programmazione in grado di tracciare le linee di sviluppo per gli anni a venire. In questo quadro desolante la maggioranza di centro-sinistra decide di dare uno strappo a qualsiasi regola di garanzia all’interno di Palazzo San Giorgio.
Quel che è accaduto e sta accadendo costituisce un precedente assai singolare e gravissimo. Da un lato la proposta di modificare il Regolamento del funzionamento delle Commissioni Consiliari (che sono emanazioni del Consiglio), che comprime i diritti di controllo e vigilanza dei consiglieri comunali, attraverso la quale si vorrebbe violare il diritto di ogni singolo Consigliere Comunale di poter verificare qualsiasi atto amministrativo prima del suo arrivo in aula, impedire di convocare in audizione Dirigenti, Assessori, Sindaco, Funzionari per l’approfondimento e la richiesta di chiarimenti sulle questioni poste all’ordine del giorno, dall’altro si vorrebbe vietare addirittura il diritto di rendere pubblico ciò di cui si discute in Commissione.
Un bavaglio di sovietica memoria nei confronti dei Consiglieri Comunali e dei giornalisti.
Ma se ciò non bastasse, i Consiglieri di centrodestra sono stati letteralmente buttati fuori da Palazzo San Giorgio, impedendo loro di tenere, dentro la sede istituzionale, la conferenza stampa per denunciare la gravità di quanto stesse accadendo.
Il sindaco e la sua maggioranza hanno scambiato la casa di tutti noi reggini per la loro proprietà privata e le loro decisioni autoritarie, che ledono diritti costituzionali e di legge riconosciuti ai rappresentati istituzionali, per “atti legittimi”.
Falcomatà e i suoi “compagni di sventura” hanno oltrepassato ogni limite della decenza istituzionale, evidenziando, con il loro modus operandi, la volontà di porre il “bavaglio” a chiunque osi mettere il naso nei loro atti, Consigliere, giornalista o semplice cittadino che sia, manifestando evidenti limiti politici ed un’accentuata propensione alla totale mancanza di trasparenza che si configura con la palese volonta’ di “nascondere” il loro operato amministrativo.
Bene hanno fatto i Consiglieri Comunali di centrodestra a manifestare tutto il loro disappunto ed il loro sdegno verso questa deriva autoritaria, chiedendo al Prefetto di essere ricevuti.
Fratelli d’Italia è accanto ai Consiglieri, li sostiene e li sosterrà in questa battaglia di di democrazia, di trasparenza e di verità attivando ed informando sin da subito i propri canali istituzionali governativi.
Il momento è decisivo e non c’è e non ci sarà spazio politico per chi dovesse ritenere che tutto ciò non sia da considerare importante.
[Franco Germanò e Ersilia Cedro sono rispettivamente Responsabile FDI Enti Locali e Rapporti con i Partiti e presidente Fdi Reggio]