di GIOVANNI CONDEMI – La vicenda del Covid 19 e della pandemia conseguenziale, nell’ambito delle diverse gestioni a livello mondiale, probabilmente sta diventando un boomerang per la scienza medica tanto che l’impressione che si ricava e che in fondo questo fosse ciò che si voleva ottenere o comunque uno degli obiettivi sensibili del progetto destabilizzante. Da un lato la manipolazione laboratoristica prospettica dalle finalità di cura nelle manipolazioni genetiche si è passati alla gestione da guerra calda in questa occasione, dall’altro le incongruenze cliniche suggerite dall’andamento della pandemia rappresentano la negazione di alcuni principi già consolidati in medicina, se ne deve prendere atto. A questo si aggiunge che neanche la matematica è ormai più una scienza esatta (e con essa anche la statistica ) perché gli sconvolgimenti creati mettono in dubbio e sotto accusa anche queste due branche che da scienza comunque derivano. Una cosa è certa il tutto conseguenzialmente ha portato ad “un dividi e impera”, non si è capito bene perché e soprattutto a favore di chi.
L’essere umano resta vittima consapevole e inconsapevole di tragedie che possono essere personali o collettive ma l’intrusione di questa sperimentazione prima laboratoristico-genetica sul virus e poi quella attuata per tramite i vaccini sconquassa vecchi regimi razionali. La Conclusione Vera dovrà attendere le verifiche del tempo, di anni. C’è forse un peccato originale che è quello di avere dato in pasto a personalità inadatte, per status e cultura, a trasmissioni giornalistiche a professionisti ed a ripetizione con pass non opportuni un argomento che già di per sé è partito su una falsariga e si è amplificato nel tempo con una serie di contributi sicuramente non all’altezza della situazione. Ai posteri l’ardua sentenza!
[Giovanni Condemi è Direttore U. O. C. Oncologia Ospedale Spok Locri]