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L’OPINIONE / Pietro Molinaro: Un flop l’iniziativa dell’autosufficienza della produzione agroalimentare calabrese

di PIETRO MOLINARO – Sono un totale di 99 (dicasi novantanove) gli ettari disponibili censiti dall’ARSAC per il reperimento di terreni seminativi per contrastare gli effetti della guerra Russia-Ucraina. Lo straordinario impegno del Dipartimento Regionale Agricoltura verso l’autosufficienza della produzione agroalimentare calabrese, affidata all’ARSAC con D.G.R. n.125 del 28/03/2022, si rileva non solo un flop ma un danno d’immagine alla reputazione istituzionale.

L’enfasi dei giorni scorsi, sembrerebbe avesse stimolato anche la Fao; oggi, leggendo la delibera del Direttore Generale dell’ARSAC la n.35 dell’11/04/2022, che certifica i 99 ettari, si è trasformata, in una sceneggiatura di uno “sketch su scherzi a parte”. Nel merito poi, è incomprensibile la scelta strategica del Dipartimento Regionale Agricoltura di richiedere all’ARSAC di dare priorità agli Allevatori del settore latte, che in Calabria sono 149 su 19.584 complessivi. Diverso e sicuramente necessario sarebbe decidere di attuare l’inventario dei terreni non solo nella disponibilità di Arsac, ma anche di Calabria Verde e dei Comuni nonché dei tanti proprietari privati da far confluire nella “Banca della Terra”, già operante in altre Regioni.

Una metodologia logica, questa si, per recuperare migliaia di ettari incolti e destinarli prioritariamente ai Giovani Agricoltori. Meno slogan e più Progetti strategici con la visione di uno sviluppo vero e duraturo. Mi auguro che questa azione di pura propaganda non venga inserita negli indicatori premianti della burocrazia coinvolta. (pm)