di VINCENZO SPEZIALI – Il giorno dopo il primo turno è un particolarissimo ‘The Day After’ (tradotto dall’inglese il giorno dopo, poiché il ‘figlio segreto’ di Fanfani, contrariamente al padre naturale, non è di cultura incipiente) e quindi, non mi stupiscono assurdità paragonabili ai voti (proprio voti e non vuoti) a perdere.
Difatti, il Prof. Valerio Donato – il quale resta persona amabilissima e gradevolissima- si è, nuovamente -ahilui!- cimentato in una ennesima e grottesca gaffe (chiaramente politica e tipicamente a fronte di una formazione da culturame berlingueriano!), ovvero che contro la sua persona e la sua candidatura, vi sia, nientepopodimeno che, un tentativo di “delitto perfetto”, manco fossimo innanzi alla riedizione del film di Alfred Hitchcock, il cui girovita di quest’ultimo -ma solo per quello, ci ricorda qualche assicuratore senza assicurazione, che di Donato potrebbe (?) essere supporter- e chiaramente senza intravedere le grazie dell’indimenticabile Grace di Monaco.
Al di là dell’ilarità dovuta e d’uopo, affermare una combutta tra politici per far perdere qualcuno, oltre che ardito è raccapricciante, poiché si vuol dimenticare come tale pratica si traduce con la parafrasi “è la democrazia… bellezza”!
Una cosa simile, poi è disciplinata dalle nostre normative vigenti (viviamo nell’Italia libera e repubblicana, costruita, prevalentemente dai democristiani e da essa governata bene fino al fatidico 1992, quindi non certo da Togliatti, Berlinguer e dai loro compagni -di merende e non- sovietici, a cui Donato si ispira e si rifà, sempre culturalmente parlando) perciò si prenda atto che qualsiasi scelta è dignitosa e morale, pure se ai moralisti (che la morale non hanno!) ciò non piace.
Anzi, il solo fatto che non piaccia, confermerebbe che il tutto sarebbe utile alla città, poiché si liberebbe il campo dagli equivoci, pure a fronte della quasi propagandata convergenza (dalla donatiana alleanza data per scontata) del Partito dell’on.le Meloni, la quale da destrorsa -sempre in base a notizie che circolano e che non sarebbero smentite- appoggerebbe un marxista: alla faccia della coerenza e dell’identità!!!
Inutile, perciò ribadire che se la voce divenisse realtà, sgombrerebbe il campo da ostacoli di sorta, poiché come esponente di un’associazione di categoria professionale (tra l’ altro di origine e matrice democristiana e che a livello nazionale non è presieduta da un politicante Veneto, per di più insulso, come il poco noto ma plurimamente citato -non encomiasticamente- De Poli) dicevo, anche come rappresentante di una categoria professionale e come politico, cercherò di indirizzare, di scegliere al meglio e a favore della città, non di una presunta conventicola satrapica, la quale essa per prima non ha votato il suo candidato Sindaco, cioè proprio Donato. (vs)