I capigruppo della minoranza di Corigliano Rossano hanno evidenziato come «restano intatte e semmai rafforzate tutte le motivazioni che hanno spinto il gruppo consiliare di opposizione a chiedere unitariamente un Consiglio Comunale straordinario ad hoc ed aperto sul progetto proposto dalla Nuovo Pignone Baker Hughes per il Porto della nostra Città e del territorio».
«Lo ribadiamo – hanno detto – un investimento di 60 milioni di euro che potrebbe generare fino a 200 posti di lavoro ed innescare, così, attraverso l’indotto, una virtuosa catena economica e produttiva a beneficio della città e del territorio, non può in alcun modo essere perso».
«Sicuramente – hanno continuato – da parte delle opposizioni non verrà meno lo sforzo, del resto più volte invocato, di arrivare alla redazione di un deliberato congiunto da poter sottoporre e votare all’unanimità nella successiva seduta consiliare, che per noi era e resta la sede deputata nella quale confrontarsi in nome e per conto della Città su tutte le analoghe questioni di interesse generale e fondamentali per lo sviluppo e per il futuro della Città».
«L’esigenza largamente diffusa – hanno aggiunto i consiglieri dell’opposizione – in tutti i settori della cittadinanza e della quale ci siamo sin da subito fatti interpreti resta quella di fare chiarezza, approfondire e soltanto dopo assumere decisioni coerenti ed il più possibili condivise e rispettose della trasparenza e della democrazia».
«Anzi tutto volevamo e vogliamo capire, una volta per tutte – hanno proseguito – qual è la posizione del Sindaco e dell’Esecutivo rispetto a questo importante progetto di investimento proposto dalla Società toscana, considerato da tutti epocale e verso il quale da più parti e territori si guarda con attenzione comprensibile e, quindi, adottare, insieme, una linea comune che sia di buon senso e non di chiusura ideologica, così come purtroppo già altre volte Corigliano-Rossano ha dovuto subire in questi ultimi anni».
«Rimaniamo convinti, infatti – hanno sottolineato – che le decisioni che riguardano gli interessi e le prospettive di sviluppo della Città debbano essere assunte collegialmente nella loro sede naturale della dialettica politica e dell’azione di governo che era e resta il Consiglio Comunale. Diversamente non sarebbe tollerabile che strategie e decisioni dettate dalle solitarie prese di posizione del singolo, quand’anche sindaco della Città, passino falsamente come decisione condivisa con la Città. Non è così e non consentiremo che ciò avvenga, come già accaduto per altre questioni».
«Per queste ragioni – hanno concluso – auspichiamo che la prossima Conferenza dei Capigruppo chiarisca, da un lato, le perplessità del Primo cittadino e dall’altro dia un indirizzo chiaro e definitivo. – Corigliano-Rossano e l’intera Sibaritide, oggi, non sono nelle condizioni di poter rifiutare un investimento così importante e strategico e riteniamo che un proficuo confronto debba portare ad ottenere una posizione chiara e senza fraintendimenti nell’esclusivo interesse della Città». (rcs)