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L'opposizione dice no alla Multiutility

L’opposizione dice no alla Multiutility

È stato chiaro e netto il no dell’opposizione, composta dal Partito Democratico, Misto, Movimento 5stelle e Dema, sulla legge sull’autorità unica per la gestione di acqua e rifiuti.

Soddisfatta la leader dell’opposizione, Amalia Bruni: «Tutta l’opposizione compatta (Partito democratico, Misto, Movimento 5stelle e Dema) oggi ha detto no al muro contro muro voluto dal residente Occhiuto sulla vicenda acqua potabile e smaltimento rifiuti. Abbiamo espresso ancora una volta il nostro fortissimo dissenso su una legge che riguarda la vita di tutti i calabresi ma il governatore vuole andare avanti senza ascoltare i territori, le comunità, i sindaci, gli amministratori e senza un confronto politico vero con le forze che rappresentano la minoranza in Consiglio regionale».

«Almeno per oggi  – ha proseguito – è costretto a fare marcia indietro di fronte a un’opposizione unita e compatta che costringe la maggioranza a rinviare al prossimo Consiglio la presentazione della legge. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo che non è giusto approvare proposte di legge che riguardano il futuro della collettività senza che tutti vengano coinvolti. La maggioranza ha certo i numeri dalla sua parte per andare avanti ma il buon senso e la ricerca del consenso più ampio possibile indicano che non è questa la strada giusta da seguire».

«Noi pensiamo che così come sono strutturati i servizi non funzionano – ha spiegato –, acqua e rifiuti sono i pilastri della civiltà e bisogna costruirli in Calabria con un inizio nuovo, diverso che abbia come protagonisti i comuni e il supporto reale della Regione in una traiettoria però, di innovazione e efficienza che ci spinga a diventare una delle migliori gestioni a livello nazionale nel rispetto delle direttive europee.»
«Occhiuto invece – ha concluso – sceglie di volere lo scontro frontale ma stavolta è stoppato da un’opposizione compatta che intende tutelare le comunità, i territori, i sindaci, gli amministratori, tutti i calabresi. I cittadini – conclude – sanno bene che non saremo mai complici di un altro fallimento annunciato». (rrc)