Rilanciare l’Industria con l’apertura di un confronto con la Regione Calabria sulle prospettive e sugli investimenti pubblici e privati nel settore metalmeccanico industriale, garantendo crescita occupazionale e tutelando i Lavoratori delle Aziende in crisi. È questo quello che chiederanno Fim, Fiom e Uilm nel corso della manifestazione che si terrà lunedì 10 luglio a Lamezia Terme, in occasione dello sciopero dei metalmeccanici.
«Le metalmeccaniche e i metalmeccanici – si legge in una nota dei sindacati – stanno vivendo una condizione economica e sociale molto delicata. Sono anni che il nostro Paese vede ridursi la base produttiva e, nell’attuale fase di grandi trasformazioni e di processi di transizione ecologica, digitale, energetica e tecnologica, sono mancati da parte della politica e dei governi gli orientamenti e le scelte sui temi del lavoro e dell’industria metalmeccanica. Per il nostro settore sono sempre più urgenti interventi di politica industriale, che ancora non si vedono da parte del governo attuale e senza i quali rischiano di peggiorare la condizione economica, industriale e sociale del Paese, già caratterizzata da prospettive di particolare incertezza».
«Fim, Fiom e Uilm si mobilitano – viene spiegato — per rivendicare il ruolo del pubblico a partire dalle responsabilità del Governo, che è chiamato a produrre un grande sforzo anche in sede di Unione Europea. In Calabria i sindacati chiedono di rilanciare l’Industria con l’apertura di un confronto con la Regione Calabria sulle prospettive e sugli investimenti pubblici e privati nel settore metalmeccanico industriale, garantendo crescita occupazionale e tutelando i Lavoratori delle Aziende in crisi».
«Serve pensare di bonificare e reindustrializzare anche le aree in crisi o dismesse – hanno rilanciato – attraverso l’utilizzo dei fondi del Pnrr ed estendendo il riconoscimento a queste aree di Zona economica Speciale. Il sistema Universitario si inserisce nell’auspicato contesto di sviluppo, per avviare processi di ricerca, legate alla industrializzazione 4.0, ad un’economia sostenibile, a un sistema di valorizzazione dei Giovani laureati, affinché siano fautori dell’innovazione dell’Industria “Green-Economy». (rcz)