di PINO NANO – Nuove Storie di Ndrangheta. Lunedì 20 marzo, alle h 18:00, Nicola Gratteri torna a Milano, questa volta all’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia, per parlare di ‘ndrangheta e dei suoi traffici a livello planetario. Sarà WikiMafia a tenere a battesimo il nuovo libro del Procuratore della Repubblica di Catanzaro e Antonio Nicaso, Fuori dai confini – edito dalla Mondadori- un’occasione questa- commentano i vertici di WikiMafia per «approfondire con il magistrato calabrese le opportunità che si sono aperte per quella che oggi è la più potente tra le organizzazioni mafiose».
La serata sarà moderata da Pierpaolo Farina, sociologo e direttore di WikiMafia: «Farà i Saluti Istituzionali Carlo Borghetti, consigliere regionale del Partito Democratico che ringraziamo per averci permesso di ospitare il dott. Gratteri in una location prestigiosa come quella regionale, quando altri ci hanno voltato le spalle nelle ultime settimane, rischiando di far saltare l’evento».
Nicola Gratteri torna a Milano, dunque, e questa volta da “Teacher” per WikiMafia. “Pensiamo sia doveroso offrire alla città di Milano – anticipa il leader di WikiMafia Pierpaolo Farina- un momento di riflessione e approfondimento sulle opportunità che si sono aperte per quella che oggi è la ndrangheta, la più potente tra le organizzazioni mafiose, sia a livello europeo sia nella nostra città, a al tempo stesso vogliamo esprimere la nostra piena e totale stima e vicinanza al dott. Gratteri, che dal 1989 vive sotto scorta ed è bersaglio di quotidiani attacchi da parte di certa stampa”.
Ma di cosa parla questo nuovo saggio?
Per la ‘ndrangheta una guerra e una pandemia sono nuove opportunità di business. Il conflitto in Ucraina, per esempio, è una tavola imbandita dove non manca nulla: armi, edilizia, traffico di esseri umani, mercato nero e fondi europei. Una ghiotta opportunità che segue la lunga stagione del Covid-19, durante la quale la mafia calabrese si è prodigata in azioni «filantropiche» a sostegno di famiglie e imprese in difficoltà, innescando un meccanismo di dipendenza da sfruttare a tempo debito.
Pur conservando la propria base in Calabria, la ʼndrangheta ha ormai ben poco della mafia rurale d’un tempo: è sempre più globale, più connessa, più ramificata. È attiva in gran parte delle regioni del Nord Italia e dei paesi europei, Germania in testa, poi in Africa, in America, in Australia, e guarda con interesse all’Asia. Il suo «sguardo presbite» non ha confini.
In questo nuovo libro Nicola Gratteri e Antonio Nicaso ci svelano i territori in cui la presenza della ʼndrangheta è più forte, mostrandoci come essa si premuri di rimanere al passo coi tempi. Certo, il traffico di droga e di armi, lo sfruttamento della prostituzione e la contraffazione dei prodotti restano attività irrinunciabili, ma contano sempre più lo smaltimento illegale dei rifiuti tossici e il gioco d’azzardo online illegale, con il frequente ricorso alle risorse telematiche, alla crittografia, alle criptovalute, ai traffici sul dark web. Senza dimenticare il riciclaggio, perché la «modernità» della ʼndrangheta emerge soprattutto qui, nella capacità di infiltrarsi all’interno del mondo politico-istituzionale e nello sfruttare l’area grigia dei soggetti compiacenti appartenenti al mondo della finanza e dell’imprenditoria.
Anche le mafie, come i virus, mutano in continuazione per adattarsi ai cambiamenti dell’organismo sociale che le ospita. La nuova parola d’ordine della ‘ndrangheta è «centellinare la violenza e normalizzare la propria condotta», per non lasciarsi scappare nessuna occasione. In qualunque paese del mondo si trovi.
Un saggio questo di Gratteri e Nicaso completamente diverso dai precedenti libri sulla Ndrangheta, dove per la prima volta viene fuori in maniera completa e dettagliata la dimensione internazionale e sovranazionale della mafia calabrese. Per anni sconosciuta e forse anche volutamente sottovalutata. (pn)