di PINO NANO – “Storie luminose” è il titolo del libro di Debora Calamino che verrà presentato oggi, lunedì 10 giugno, per iniziativa dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria” nella storica “Aula Caldora” del Campus calabrese.
Donne, e ancora donne di successo. Che si mettono insieme per organizzare grandi eventi culturali. È il caso dell’Associazione Internazionale Amici dell’Unical, il Campus universitario calabrese di Arcavacata. I loro nomi sono quelli di Patrizia Piro, Prorettore dell’Ateneo, Silvia Mazzuca, Presidente dell’Associazione Internazionale, la Vice Presidente Monica Lanzillotta, e la stessa Debora Colamino autrice di questo saggio sulle eccellenze universitarie.
Debora Calomino è una giornalista che si occupa di turismo e marketing territoriale. Si è laureata all’Università della Calabria in Scienze del Turismo e Valorizzazione dei sistemi turistico culturali, dove oggi è iscritta al terzo anno del Dottorato di ricerca in “Politica, Cultura e Sviluppo”. Ha vinto il Premio Giornalistico Internazionale Terre di Calabria nel 2018, Il Premio Hombres Itinerante nella sezione “Giornalismo” nel 2020, e il Premio Letterario Internazionale “Un libro amico per l’inverno”, per la categoria saggi, con “Visioni Turistiche” nel 2023.
-Debora, lei già in passato ha scritto molto di turismo e soprattutto di turismo delle radici. Oggi esce con questo suo nuovo lavoro…
«Il libro nasce dall’idea di raccontare una Calabria bella e propositiva, fatta non solo di giovani che scappano dalla loro terra, ma anche e soprattutto di gente che vuole farla fiorire, con idee spesso innovative. Si tratta di 28 storie che spaziano in diversi settori: tanto turismo, ma anche ristorazione, agricoltura, cultura, eventi, musica, narrazione sui social, artigianato e altro. Ognuno di loro ha raccontato il percorso che l’ha portato a scegliere di rimanere in Calabria (o di tornare), dispensando anche qualche consiglio per chi volesse seguire l’esempio. Le dico anche che le interviste contenute in questo volume sono state pubblicate dal 2021 al 2023 sul quotidiano Calabria Live News. Rileggendo nel tempo quelle pagine, ho pensato che sarebbe stato bello lasciare una testimonianza tangibile di questo percorso: le storie di questi giovani calabresi devono essere un esempio per le generazioni future, devono essere conosciute, divulgate, lette e rilette ancora, affinché possano territorio, dare fatta un’immagine nuova del di sogni realizzati che profumano di soddisfazione».
-Cosa l’ha spinta ad un lavoro di ricerca di questo genere?
«Vede, sono tante le storie di chi lascia la Calabria per cercare fortuna e realizzazione altrove, c’è però chi in controtendenza decide con caparbietà di credere in un futuro migliore per questa terra, investendo risorse ed energie in progetti che hanno lo scopo di far crescere il territorio e donare alla Calabria nuova linfa e opportunità. Restare spesso significa faticare il doppio, ma le soddisfazioni che si ottengono hanno un sapore diverso. In Storie luminose di una Calabria che fiorisce, una raccolta di esperienze di vita di giovani calabresi che con coraggio e lungimiranza hanno dato un’altra opportunità alla loro terra natia, restituendo l’immagine di una Calabria virtuosa e coraggiosa, che guarda al futuro con fiducia e determinazione».
-Ci sono delle storie che sembrano delle favole moderne, è tutto vero?
“Le dico solo questo, il mio è’ un libro motivazionale per certi aspetti, perché sono storie vere di chi ce l’ha fatta, di chi ogni giorno si sveglia e sa che c’è tanto da fare per far rifiorire questa terra. Da qui il titolo “Storie Luminose di una Calabria che fiorisce” e il disegno sulla copertina, realizzato a mano, un anemone che spunta da una terra fertile. Più della metà dei giovani presenti nel libro, hanno conseguito la laurea presso l’università della Calabria, un segno tangibile dell’importanza dell’ateneo per la crescita del territorio».
-Quale è l’emozione più forte che oggi le rimane dentro dopo averlo scritto?
«Il bello è che ognuno dei protagonisti di questo libro ha scelto di perseguire un sogno e tra alti e bassi, difficoltà e traguardi raggiunti, e ha puntato su un ambito che rappresenta la sua passione, in una terra che secondo la solita narrazione non offre opportunità. Loro sono l’esempio lampante che se crediamo davvero nelle nostre potenzialità, possiamo raggiungere traguardi importanti, se gettiamo un seme di speranza in una terra apparentemente arida, i frutti che raccoglieremo saranno dolcissimi. Ecco perchè non finirò mai di dire grazie a tutti coloro che hanno creduto in me, raccontandomi le loro storie luminose, fidandosi della mia idea di narrazione positiva della Calabria».
Questo è l’elenco dei ragazzi che si solo laureati all’Università della Calabria e che sono raccontati nel saggio di Debora Calomino. Sono Flavia Medici, Laurea in Scienze Turistiche conseguita nel 2006; Danilo Verta, Laurea in Scienze Politiche conseguita nel 2014; Alessandra Scanga, Laurea in Storia dell’Arte conseguita nel 2012; Noemi Guzzo, Laurea in Teoria della Comunicazione pubblica conseguita nel 2016; Wlady Nigro, Laurea in Scienze Turistiche conseguita nel 2018; Antonio Biafora, Laurea in Scienze Turistiche conseguita nel 2008; Luigi Orsino, Laurea in Storia e conservazione dei Beni Culturali conseguita nel 2010; Fabrizio Giuliano, Laurea in Economia Aziendale conseguita nel 2004; Mara Alessio, Laurea in Valorizzazione dei Sistemi Turistico Culturali conseguita nel 2019; Lorena Nicoletti, Laurea in Valorizzazione dei Sistemi Turistico Culturali conseguita nel 2009; Marco Carrozzino, Laurea in Scienze Turistiche conseguita nel 2019; Domenico Boi, Laurea in Economia Aziendale conseguita nel 2006; Noemi Spinetti, Laurea in Scienze della Comunicazione e Dams conseguita nel 2019; Raffaele Costabile, Laurea in Giurisprudenza.
Questi invece sono i giovani manager che oggi guidano le imprese e le aziende che hanno costruito con le proprie mani, praticamente a casa propria in Calabria. Sono Alessandra Porto, Ti Porto in Calabria; Miriam Pugliese, Nido di Seta; Maria Praino – Sara Praino- Giusy Praino, Magisa; Agnese Ferraro: Sposiamoci in Calabria; Carmine Sangineto, Accademia dell’Ancia; Ursula Basta, Fili Meridiani & Emira Digital; Francesco Pascale, Kairos ; Alessandro Fedele, Olio Alarico; Maria Teresa Boccuti, Casbah Pizzeria Rosticceria; Francesca Conocchiella, Kalà Couture; Giacomo Marinaro, Rublanum – Gulìa urbana ;Denisia Congi, San Bernardo Ricevimenti; Vincenza Runco, Panificio Cuti.
Ad aprire la cerimonia di lancio del libro sarà invece il Premio alla Carriera che il Pro Rettore Patrizia Piro e la Presidente dell’Associazione Amici dell’Unical Silvia Mazzuca, consegneranno al giornalista Franco Bartucci «per aver raccontato nella sua veste di portavoce e Capo dell’Ufficio Stampa d’Ateneo la storia dell’Università dalle origini, seguendo in prima persone le storie accademiche di almeno quattro rettori diversi, il primo dei quali Beniamino Andreatta che appena arrivato a Cosenza lo scelse come primo comunicatore del Campus». Una festa questa di lunedì per Franco Bartucci che coincide con i suoi primo 80 anni, per altro straordinariamente portati”. (pn)