«Si metta mano ad un Progetto Unico d’Intervento, che vada dalla garanzia dell’ordine pubblico alla rinascita del turismo e alla messa in essere di adeguamenti infrastrutturali, dagli interventi sull’edilizia sino alla creazione di posti di lavoro, stimolando imprese e investimenti». È quetso l’appello di Ornella Cuzzupi, segretario regionale dell’Unione Generale del Lavoro Calabria, che sul tema ha idee e proposte chiare.
«Non bisogna far finta di niente o negare l’evidenza – ha detto Cuzzupi –. In Calabria siamo in una situazione estremamente grave, e ciò non è certo dovuto alla gente calabrese bensì a chi da tanto, da troppo, la utilizza come passerella e per interessi che con il territorio hanno poco o nulla a che vedere. Mi riferisco a tutti coloro i quali hanno ignobilmente depredato la nostra terra, rubandole la dignità e nascondendo la realtà sotto una coltre d’ipocrisia stando però bene attenti a non turbare gli equilibri esistenti».
Sin qui la dura presa di posizione della Cuzzupi che, comunque, crede fermamente nella possibilità di realizzare la ripresa.
«Il cambiamento – ha proseguito – non è una chimera come tanti vorrebbero lasciar pensare, lo Stato deve esser richiamato alle proprie responsabilità e farsi garante, ma sul serio, della ricostruzione calabrese. La storia, le tradizioni, la nostra gente non possono continuare ad essere avvilite e quindi occorre che tutti si rimbocchino le maniche e siano concreti nelle prospettive».
«Noi dell’Ugl Calabria – ha spiegato – sono mesi che chiediamo un confronto con Enti e Istituzioni, ma tutti sembrano scappar via al solo pensiero di trovarsi di fronte chi vuol risolvere i problemi senza badare agli interessi».
«Ma, come ogni calabrese – ha concluso – siamo caparbi e tenaci e continueremo nella nostra azione di pressione e proposizione finché alle parole non si accompagneranno i fatti».