;
Università per Stranieri Dante Alighieri

L’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio è tra le 10 migliori d’Italia

L’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria è tra i migliori Atenei d’Italia, secondo gli studenti. Lo dice la ricerca condotta dalla StuDocu, una start up olandese che ha posizionato nello StuDocu World University Ranking 2020 l’Ateneo reggino quarto in Italia e 28esimo in Europa.

La ricerca è stata condottasu 100mila studenti provenienti da più di 27 Paesi, che hanno valutato su una scala da 1 a dieci diversi parametri, tra cui la reputazione accademica, lo studio a distanza, la qualità dell’istruzione, l’efficienza dei corsi, la cultura sportiva, la valorizzazione delle diversità e dell’inclusione all’interno dell’istituto.

Nella top five, insieme all’UniDa, l’Università Carlo Cattaneo, l’Università Commerciale “Luigi Bocconi”, l’Università degli Studi di Camerino e la Link Campus University di Roma.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Rettore, Antonino Zumbo, che a Il Reggino ha dichiarato che si tratta di «un risultato che ci inorgoglisce molto, proprio perché sono stati gli studenti ad averlo assegnato. Siamo un ateneo piccolo con il vantaggio di poter fare tesoro e realizzare i desiderata degli studenti. Siamo una università di tipo tradizionale e lavoriamo per mantenere stile e obiettivi anche in costanza di pandemia».

«Puntiamo – ha aggiunto – ad essere una scelta consapevole delle studentesse e degli studenti che si iscrivono. Il nostro miglliore successo è la loro permanenza, segno che trovano ragione e motivazione per restare. È il nostro modo di contribuire a che non sia alimentato il fenomeno dell’abbandono».

Il prof. Pasquale Amato, docente del corso di laurea di Storia delle’Europa Contemporanea all’UniDa, ha espresso «una gioia immensa come cittadino innamorato della mia Reggio».

«Accompagnata dal legittimo orgoglio – ha aggiunto – per aver dato il mio contributo personale alla crescita, al riconoscimento statale e ai risultati di oggi dell’unica Università per Stranieri del Sud e una delle tre dell’intera Italia».

Il prof. Amato, poi, ha spiegato i motivi della sua soddisfazione: «Innanzitutto, ho sempre creduto in questa bella iniziativa nata dalla mente fervida e dall’impegno silenzioso e costante di un grande reggino adottivo: il prof. Giuseppe Reale. Originario di Maratea in Basilicata, arrivò a Reggio nel 1948 per insegnare presso il nostro Liceo Classico “Tommaso Campanella”».

«Uomo di vasta cultura, cattolico fervente e militante – ha proseguito – si innamorò della Città come tanti (tra cui Umberto Zanotti Bianco, Paolo Orsi e Alfonso Frangipane) e fu eletto più volte deputato nella lista della DC. Il suo approccio alla politica fu di alto profilo, sulla scia del grande sindaco cattolico di Firenze negli Anni Cinquanta Giorgio La Pira. di origine siciliana».

«La visione della politica intesa come missione per il bene della comunità – ha ricordato – fu l’asse principale del suo impegno, con risultati magnifici arricchendo la comunità reggina di pregevoli istituzioni culturali: la genesi dell’Università Mediterranea, il Conservatorio Musicale “Francesco Cilea”, l’Accademia di Belle Arti e la perla originale dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, unica nel Sud e terza in Italia dopo Perugia e Siena. La guidò in tutta la sua fase iniziale facendola affermare come entità nuova e originale, proiettata verso il dialogo con le lingue, culture e popoli del mondo».

«In secondo luogo – ha spiegato ancora – ho insegnato e insegno dal gennaio 2002 (anno in cui sono stato proposto dal Rettore Salvatore Berlingò dopo la dolorosa scomparsa del grande Sindaco Italo Falcomatà, amatissimo dai reggini) Storia dell’Italia Contemporanea nel Corso di Alta Specializzazione di Lingua e Cultura italiane per Studenti Stranieri (il più longevo e prestigioso dell’Ateneo), a titolo gratuito sino al 2014, anno del mio pensionamento dall’Università di Messina, e a contratto dal 2015 ad oggi (nel Corso che inizierà nel gennaio 2022 saranno 20 anni)».
«Un terzo motivo – ha detto ancora – è che dal 2007 al 2014 ho insegnato a titolo gratuito per supplenza Storia Contemporanea nei Corsi di Laurea di cui sono stato uno dei tre garanti (come Docenti dell’Università di Messina) che hanno consentito il riconoscimento definitivo dello Stato alla Dante. È stato un impegno faticoso, che comportava la triplicazione di lezioni ed esami di Storia Contemporanea e di Storia dei Partiti e Movimenti Politici che svolgevo a Messina nella Facoltà di Scienze Politiche. In pratica, dopo il doppio impegno a Messina, tornavo in aliscafo a Reggio e mi trasferivo in autobus alla Dante Alighieri. Sono stati sacrifici ben riposti e compiuti volontariamente con piacere, sospinto dall’amore per questa splendida istituzione e dall’amore viscerale per la mia Reggio».
«Un ulteriore motivo – ha concluso – è quello che dal 15 ottobre 2014, 14 giorni dopo il mio pensionamento dai 40 anni di insegnamento a Messina, mi è stato assegnato “per chiara fama” il contratto per l’insegnamento in un Corso di Laurea di Storia dell’Europa Contemporanea, che mi è stato appena rinnovato». (rrc)