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Ernesto Magorno

Magorno (IV): Il Concorso per assunzioni Pa rischia di diventare ingiustizia

Il senatore di Italia VivaErnesto Magorno, ha dichiarato che «il concorso relativo alle 2800 assunzioni di progettisti previsto dal Ministero della Funzione pubblica per il Mezzogiorno rischia di trasformarsi in un’ingiustizia».

«Risulta, infatti – ha spiegato – paradossale l’esclusione dei Comuni sotto i 5000 abitanti nelle nuove assunzioni. Il tessuto istituzionale delle regioni meridionali si struttura, infatti, prevalentemente in piccoli Comuni, chiamati negli ultimi anni a uno straordinario sforzo di servizi, vista la carenza di personale e risorse, carenza ancor di più enfatizzata dalla pandemia in corso».

«Eppure, conti alla mano – ha detto il senatore – ci ritroviamo di fronte a un provvedimento quasi punitivo e di certo non risolutivo, dal momento le 2.800 nuove figure, se distribuite in ogni realtà comunale, si traducono, in media, in un nuovo dipendente in più per Municipio. Considerando che negli ultimi anni il turn-over ha portato al pensionamento di circa 120mila dipendenti e che l’Anci ha chiesto di provvedere a colmare almeno in parte quel vuoto che si è creato nei nostri uffici con 60mila nuovi dipendenti, ecco che si ha un’idea delle dimensioni assai esigue del maxi concorso».
«Da amministratori calati nei territori – ha detto ancora – ci aspettavamo almeno il doppio delle assunzioni: cinquemila progettisti. E, invece, purtroppo, siamo di fronte a una nuova discriminazione nei confronti di realtà che, al contrario, andrebbero tutelate. Su questa vicenda presenterò un’interrogazione parlamentare con la speranza di un ripensamento da parte del ministro Renato Brunetta».
«Sarebbe un atto di giustizia verso questi Comuni – ha concluso – che hanno urgente bisogno di un’iniezione di energie fresche, di giovani competenti che non solo darebbero nuova linfa alle amministrazioni ma troverebbero nella propria terra una giusta realizzazione delle proprie ambizioni di vita, colmando quella fuga generazionale che sta segnando in negativo il destino del Meridione». (rp)