;
Mancuso (Uiltec Calabria): Serve passo concreto per promuovere riscoperta della ginestra

Mancuso (Uiltec Calabria): Serve passo concreto per promuovere riscoperta della ginestra

Annarita Mancuso, coordinatore Città Metropolitana Uiltec e referente tessile Uiltec Calabria, ha chiesto che «dalla narrazione si passi ad un impegno concreto che, mettendo insieme esperienze universitarie, competenze amministrative regionali, progettuali delle parti sociali, punti a sfruttare al massimo i fondi messi a disposizione dall’Europa attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza» per promuovere l’uso della ginestra a fini produttivi.

La Uiltec, infatti, ha intenzione di fare un tour nei Comuni della Calabria, a partire dalla Locride, per promuovere la riscoperta della ginestra e il suo utilizzo a fini produttivi.

«L’idea di fondo – ha spiegato Mancuso – che muove il progetto della Uiltec Calabria è quella di creare un luogo dove tradizione e innovazione si intersecano. Ma non solo. L’obiettivo principale è quello di riuscire a creare occupazione, di dare alle calabresi ed ai calabresi di riscoperta di antichi mestieri ma, soprattutto, un’occasione concreta di impiego».

«La Uiltec Calabria – ha proseguito – ha già avviato un progetto tessile partendo dalle scuole, ma servono impegni concreti anche da parte della politica. Quella politica che, con l’assessore Gianluca Gallo, si era detta pronta a a raccogliere e sostenere le proposte lanciate dal sindacato per fare della filiera della ginestra una moderna fonte di produttività per il territorio calabrese. In questi anni anche l’Università della Calabria ha brevettato una tecnologia di lavorazione della ginestra che si basa su una reidratazione del vegetale, con piccole quantità d’acqua, e non utilizza sostanze chimiche».

«Una lavorazione che non penalizza gli scarti che possono essere riutilizzati senza sprechi – ha aggiunto –. Un progetto questo che, naturalmente, ha bisogno del sostegno concreto di chi gestisce la cosa pubblica per uscire dall’incubatore universitario e trasformarsi in reale prospettiva occupazionale. Nella certezza che la domanda del filato è superiore all’offerta, tanto che si ha difficoltà a soddisfare le richieste del gli ordini delle grandi  firme della moda che hanno riscoperto la ginestra e ci stanno puntando per le proprie produzioni».

«Le richieste, per il momento – ha concluso – vengono canalizzate alle aziende tessili che nel tempo hanno acquisito credibilità e proprio queste aziende potrebbero trasferire formazione e successivamente assumere nuovi occupati». (rcz)