Marco Magnifico, presidente nazionale del Fondo Ambiente Italiano, ha ribadito la necessità di «riaprire Villa Zerbi» a Reggio Calabria. L’appello è avvenuto nel corso dell’incontro interregionale Calabria e Sicilia del Fai, durante il quale il capodelegazione reggino del Fondo Ambiente Italiano, Rocco Gangemi, ha chiesto al sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, di «aprire alle visite Palazzo Alvaro e andare incontro alla forte richiesta di conoscenza che arriva dalla città e dai visitatori».
Gangemi, ha espresso gratitudine «per la scelta di Reggio Calabria, perché il nostro presidente nazionale, Marco Magnifico (che ha partecipato alla giornata in collegamento online) è legato alla nostra città per aver vissuto qui parte della sua infanzia. Ma anche perché – ha aggiunto Gangemi– questa occasione ci consente di portare a termine una promessa: quando, nel 2019, aprimmo per la prima volta alle visite Palazzo Alvaro, capimmo che c’era un profondo desiderio di conoscerlo. Abbiamo realizzato un percorso di visita e studiato opere finora anonime alle quali abbiamo ridato una identità, lo consegniamo oggi al sindaco con la richiesta formale perché questo giacimento d’arte sia a disposizione di tutti».
Proposta accolta con favore da Versace: «Oggi, insieme al Fai – ha detto – si concretizza un percorso sinergico. Nella quotidianità c’è già una collaborazione costante. Oggi la sanciamo istituzionalmente e, nel ringraziare il presidente Magnifico, chiedo al Fai di affiancarci per utilizzare i fondi del PNRR per la cultura».
Una sinergia “benedetta” dal presidente nazionale del Fondo che ha ringraziato il Capodelegazione Gangemi per quanto fatto sul territorio: “«Ho vissuto a Reggio gli anni della mia infanzia – ha ricordato Magnifico – in questa terra meravigliosa ho imparato le cose più importanti della mia vita: ho imparato a scrivere alla scuola Carducci, a nuotare a Cannitello e a sciare a Gambarie. Di Reggio è il mio più caro amico». E, rivolgendosi al sindaco, Magnifico ha aggiunto: «Il Fai nasce per collaborare con le istituzioni: come l’art. 118 della Costituzione sancisce. Reggio merita molta più conoscenza e considerazione nel Paese: è il momento di riaprire Villa Zerbi».
«È affacciata – ha spiegato – su uno dei panorami più belli al mondo ed è un polo culturale per vocazione naturale. Grazie ai presidenti FAI di Calabria e Sicilia nel Sud abbiamo fatto e faremo grandi cose. A tutti i presidenti, capidelegazione e delegati il mio più grande “Grazie”, perché è la rete territoriale la forza del Fai».
Si è dato, così, avvio alla densa giornata di lavori.
A partire dall’intervento della presidente regionale del Fai Calabria, Annalia Paravati: «Dico grazie ai nostri vicepresidenti Laura Carratelli e Gennaro Cosentino, alle nostre sei delegazioni e alla nascente delegazione di Crotone, ai nostri capidelegazione, ai delegati e ai gruppi giovani: la nostra rete è estremamente coesa – ha continuato – e ha un unico obiettivo, valorizzare la Calabria. Abbiamo eccellenze che devono essere raccontate, ancor prima che viste».
Ad Annalia Paravati ha fatto eco il presidente Fai Sicilia, Giuseppe Gini, portando alla platea l’esperienza della propria regione. Dal Vulcano alla Palermo Arabo-Normanna, dalla sfida ambientale alla valorizzazione dei territori agricoli.
Il presidente Magnifico, dalla sua, ha risposto ai due presidenti intervenuti: «A voi donne e uomini del Sud manca e mancherà sempre quello che abbiamo noi, donne e uomini del Nord: la meraviglia e lo stupore che proviamo quando arriviamo nel Mezzogiorno, gioiello non d’Italia, ma d’Europa. Adesso dobbiamo far conoscere tutto questo agli italiani».
A fornire gli aggiornamenti sull’andamento del FAI, la relazione del direttore generale Davide Usai, con i dati estremamente positivi delle annualità 2021 e 2022: «È merito della qualità e della quantità delle iniziative messe in atto”. Di “Rete, connessione e diffusione» si è dibattuto con la relazione di Maurizio Vento, Direttore della Comunicazione FAI, con una illuminante relazione su quanto si fa per disseminare le iniziative per la Bellezza del Paese e del Sud”. La parola è, quindi andata, alla responsabile Rete Territoriale, Irene Mearelli, per parlare dell’impegno per il territorio: tra attività e divulgazione. Da qui, il viaggio nei progetti del Fondo in Calabria e Sicilia si è concentrato sulle esperienze dei territori e sulla varietà dell’offerta FAI.
Laura Carratelli, Capo Delegazione di Cosenza e Vice Presidente regionale FAI Calabria, ha ricordato il restauro del Tricolore attribuito ai Fratelli Bandiera, l’apertura straordinaria di San Francesco da Paola, come luogo di cultura, e il grande successo per il Codex Purpureus. O, ancora, l’osservazione delle stelle dal sito dei Giganti della Sila, il cielo tra i più puri d’Italia. «Adesso – ha concluso – non molliamo sulla sfida di Casino Mollo, ricordando che la tutela resta il nostro faro».
A seguire le esperienze portate alla platea dai Capidelegazione Sabrina Milone, di Palermo, Gloria Samà, Catanzaro, Giulia Carciotto, per Caltanissetta.
Il vicepresidente Fai Calabria, Gennaro Cosentino, ha voluto ribadire «L’importanza di trattare i macrotemi: i luoghi della letteratura, il brigantaggio, le isole linguistiche, la società operaia, temi – ha detto Cosentino – sui quali lavorare anche in virtù del ruolo sociale che nelle nostre regioni del Sud il Fai ricopre e svolge, contro la criminalità. Solo così passerà quel messaggio tanto caro a Carlo Levi “Il futuro ha un cuore antico”».
Per la divulgazione delle attività sul territorio, Daria Sansotta, Capo Gruppo giovani della Locride e della Piana, e Martina Palumbo, Capo Gruppo giovani di Catania, hanno incantato le delegazioni con le esperienze frizzanti realizzate con le forze più fresche del Fondo ambiente italiano. Infine, uno sguardo ai Beni e ai grandi progetti del FAI in Italia con Daniela Bruno, Vice Direttrice Generale per gli Affari Culturali, Marco Di Luccio, Direttore dei Beni FAI, e Paola Candiani, Direttore Restauri e conservazione, che hanno relazionato sui più importanti interventi, realizzati e in corso d’opera in Italia.
Con le visite culturali dei delegati nei poli culturali e al Museo di Reggio Calabria si è concluso un incontro che ha gettato le basi per nuovi anni di Bellezza e impegno, all’insegna di una missione e uno stile che connotano il Fondo ambiente italiano: «Il Fai è un’isola di civiltà, un imperativo gentile». (rrc)