I segretari generali di Cisl Calabria e Fai Cisl Calabria, rispettivamente Tonino Russo e Michele Sapia, hanno evidenziato come siano ancora inadeguate le risorse per il settore forestale calabrese previste nella manovra finanziaria, il cui testo è stato approvato dalla Camera dei Deputati, con voto di fiducia, e che dal prossimo 27 dicembre passerà all’esame del Senato.
«Come già sollecitato nei giorni precedenti – hanno spiegato i sindacalisti – dalla Fai Cisl nazionale e regionale, occorre dotare il comparto idraulico forestale calabrese di adeguati finanziamenti, per garantire quelle attività di tutela e cura del territorio e del bosco svolte dai lavoratori forestali calabresi in una regione morfologicamente fragile e dove si contano ancora danni e disagi a seguito delle alluvioni e piogge di novembre scorso. Le risorse economiche, pari a 440 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, spalmati su quattro anni, per prevenire e mitigare il rischio idrogeologico e idraulico rappresentano un buon segnale, ma non bastano».
«Difatti, per il prossimo anno le risorse finanziarie sono pari a 50 milioni – hanno concluso –. Una cifra preoccupante, la più bassa degli ultimi anni, che non potrà garantire sia quelle attività di forestazione annuali che quelle finalità di sostegno all’occupazione stabilite nel decreto del 1993 in cui era previsto anche il finanziamento per i forestali calabresi. Pertanto, per l’anno 2023 le risorse statali e regionali attualmente messe a bilancio non potranno assicurare la normale tenuta del settore».
«Chiediamo – hanno concluso i segretari Generali della Cisl e della Fai calabrese – alla politica regionale, alle Istituzioni e ai Parlamentari eletti nelle circoscrizioni della nostra regione, di fare rete per affrontare questa vertenza che non ha colori di partito, ma riguarda tutta la società calabrese. Servirà un ulteriore impegno politico per integrare le risorse necessarie alle attività di prevenzione e lotta al dissesto idrogeologico, per il lavoro degli addetti forestali che, anche quest’anno, hanno contribuito a tutelare montagna e bosco durante il servizio di antincendio boschivo (AIB), preservando migliaia di ettari di foreste e patrimonio ambientale». (rcz)