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Marco Minniti

Marco Minniti lascia la Camera per la Fondazione Med-Or di Leonardo: sarà il presidente

Marco Minniti, ex ministro dell’interno e deputato di lungo corso, lascerà la Camera per diventare il presidente della Fondazione “Med-Or”, nata nei giorni scorsi per iniziativa di “Leonardo”, la corporation partecipata al 30% dal Ministero dell’Economia. Per quel poco che se ne sa, la “Med-Or” dovrebbe occuparsi dei rapporti geopolitici ed economici tra l’Italia e i Paesi dell’area Mediterranea. Chi meglio di Minniti, che si è sempre occupato di politica estera e che ben conosce i problemi dei Paesi che orbitano nel Mediterraneo, potrebbe svolgere questo compito? A prescindere da ogni valutazione politica, è evidente che l’ex Lothar di Massimo D’Alema, considerato un grande esperto di problematiche internazionali, ha tutte le caratteristiche e le competenze per svolgere bene questo lavoro di cui presto si potranno conoscere i confini e le finalità.

Di certo, la Calabria – che Minniti conosce altrettanto bene per esservi nato e cresciuto – potrebbe beneficiare di questa postazione perché finalmente potrebbe affermare una vocazione mediterranea a cui ha sempre colpevolmente rinunciato.

C’è da costruire un progetto, un grande progetto che porti la Calabria a dialogare politicamente, ma soprattutto economicamente, con il bacino del Mediterraneo, puntando soprattutto sulla strategica collocazione del porto di Gioia Tauro. La Calabria potrebbe essere un riferimento culturale ed economico per i Paesi del Maghreb, a cui potrebbe offrire il supporto delle sue università e delle sue aziende più avanzate. Si potrebbe costruire una politica turistica mediterranea, una volta superata la pandemia, capace di attirare milioni di visitatori dall’Asia e dalle Americhe.

Minniti ha intelligenza e capacità. Bisognerà solo verificare se la sua ormai celebre “allergia” ad occuparsi di questioni calabresi gli impedirà di dare una mano alla sua regione. Sganciato dalle logiche elettorali, riteniamo che egli possa dare un contributo notevole perché non si tratterebbe di dispensare favori, ma si inserire la Calabria in un processo virtuoso internazionale. Vedremo. (rrm)