CINQUE I PROGETTI PRESENTATI PER OLTRE 3 MLN DI EURO, IGNORATA LA PROPOSTA "MEDITERRANEAN LIFE";
Il progetto Mediterranean Life

METROCITY REGGIO BUSSA AL MINISTERO
AEROPORTO E DIPORTISTICA LE PRIORITÀ

dalla REDAZIONE ROMANA – La Città Metropolitana di Reggio non perde tempo, e ‘bussa’ alla porta del Ministero delle Infrastrutture presentando cinque grandi opere strategiche per il rilancio, la crescita del tessuto economico, sociale e ambientale del territorio, per un totale di oltre 3 milioni di euro, ripartiti in tre anni. Peccato che tra questi progetti non trovi spazio quello del Mediterranean Life che trasformerebbe completamente tutta l’area sud facendo diventare Pellaro un tutt’uno con l’area aeroportuale. L’assenza di risposte da parte dell’amministrazione comunale è sintomatica di una scarsa attenzione verso un progetto (vedi Calabria.Live del 24 agosto 2019) che, in realtà dovrebbe trovare il coinvolgimento di tutta la regione, oltre che della MetroCity: il nuovo governo regionale che si insedierà nelle prossime settimane (oggi è prevista la proclamazione del presidente Roberto Occhiuto) dovrebbe esaminare questo fantastico progetto che potrebbe trasformare l’area sud di Reggio in una nuova Dubai, proprio in vista dello sviluppo del diportismo. Basti pensare cosa significa intercettare con un’adeguata struttura il traffico marittimo del Mediterraneo: i diportisti (indipendentemente dalla grandezza del proprio yacht) vogliono scali attrezzati e organizzati: Mediterranean Life prevede con le sue avveniristiche torri (che sfidano il rischio sismico) alberghi, museo, servizi per la persona (Spa), centro commerciale, etc. Un’attrazione formidabile per un traffico in crescita costante e straordinaria lungo il corridoio mediterraneo che va da Gibilterra fino a Suez. Il neo governatore Roberto Occhiuto si guardi il progetto (realizzato da un gruppo di imprese del Nord, con il coordinamento dell’arch. Pino Falduto (già assessore della giunta di Italo Falcomatà) e si renda conto che i piani di sviluppo devono guardare al Mediterraneo con molta attenzione, integrando il pubblico e il privato (l’opera sarebbe interamente finanziata in proprio) per il futuro di tta l’area, che offrirebbe – cosa non trascurabile – grandi opportunità di occupazione pe ri nostri giovani.

Comunque, il Comune e la Metrocity di Reggio hanno puntato tutto su progetti che interessano nodi cruciali per la trasportistica locale come l’aeroporto, il porto della Città capoluogo e la realizzazione di un nuovo porto ad Acciarello e Bolano di Villa San Giovanni.  Entrando nello specifico degli interventi, hanno coofinanziato l’idea di realizzare una nuova aerostazione e nuove infrastrutture per il potenziamento e la cooperazione del sistema intermodale dell’area metropolitana. Una progettazione che, complessivamente, arriverà a costare 1,2 milioni di euro e che risponde anche alle esigenze ed alle indicazioni pervenute dal territorio.

Palazzo San Giorgio, poi, punta forte sulla diportistica e nel proprio carnet progettuale ha inserito la proposta di realizzare una nuova darsena nell’area del nord del porto che si congiunge a Pentimele, oltre a collegamenti alla viabilità cittadina ed extraurbana in coerenza con il protocollo d’intesa firmato con il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Mario Paolo Mega. In questo caso, il finanziamento del progetto arriva a 600 mila euro.

Il terzo passo previsto dal Comune attiene alla realizzazione di due approdi turistici – uno a Pellaro e l’altro a Catona – per un piano di fattibilità tecnico-economica quantificato in quasi 790 mila euro.

Per quanto attiene la Città Metropolitana, oltre all’intervento sull’aerostazione, l’Ente ha proposto anche la ricollocazione e riqualificazione del nuovo porto a Sud di Villa San Giovanni per eliminare dal centro urbano il traffico dei mezzi pesanti da e per la Sicilia. Operazione, questa, ritenuta indispensabile per fare riacquistare, alla cittadina tirrenica, la vocazione turistica che le compete.

L’intervento coinvolge, contemporaneamente, unico caso in Italia, i territori di due Città metropolitane: Reggio Calabria e Messina. L’importo del finanziamento Statale sfiora le 600 mila euro.

«In linea con i tempi dettati dal Governo, le amministrazioni guidate dal sindaco Giuseppe Falcomatà hanno rispettato appieno la perentorietà della “time-line” indicata dal Ministero. Una volta valutate le proposte, Palazzo San Giorgio e Palazzo Alvaro sono già pronti a lavorare sulla progettazione di fattibilità tecnico-economica delle infrastrutture», hanno dichiarato il consigliere metropolitano delegato ai Trasporti, Carmelo Versace, e l’assessora reggina alla Mobilità, Mariangela Cama, evidenziando «l’ottima e proficua sinergia messa in campo dai due Enti, così come dall’Autorità di sistema portuale dello Stretto, quest’ultima soggetto fondamentale per l’attuazione delle strategie che interessano la diportistica per come stabilito anche dal protocollo d’intesa firmato con il Comune di Reggio Calabria».

Versace e Cama, dunque, rivendicano la bontà dell’azione amministrativa che, «in questi anni, ha svolto un’opera certosina per arrivare puntuale ad ogni appuntamento che presentasse la possibilità di intercettare finanziamenti utili al miglioramento del tessuto socioeconomico della comunità».

«Infatti – hanno spiegato – le attuali risorse del Ministero sono destinate ad Enti che abbiano già redatto il Pums e i Piani strategici triennali, circostanza che vede Reggio Calabria fra le istituzioni all’avanguardia nell’articolato panorama degli enti locali italiani».

«La capacità di trasformare gli indirizzi in progetti – hanno aggiunto – è abbondantemente evidenziata da quest’ultima opportunità offerta da Palazzo Chigi di fronte alla quale i nostri uffici si sono dimostrati, ancora una volta, pronti e preparati». 

«Non possiamo che essere soddisfatti dell’operato dei nostri dirigenti e funzionari di settore», affermano il consigliere metropolitano, Carmelo Versace, e l’assessora comunale, Mariangela Cama, che così concludono: «Insieme abbiamo redatto un piano da oltre 3 milioni di euro per la fattibilità di grandi opere strategiche che puntano al rilancio economico, sociale ed ambientale del nostro territorio. Lo abbiamo fatto dando seguito a quelli che erano i nostri programmi ed ascoltando le istanze provenienti dal territorio». (rrm)