Se da una parte, ci sono i tirocinanti calabresi del Miur-Mibact – sottopagati e senza alcuna copertura previdenziale – che cercano di far sentire la loro voce al governo e alla Regione che si dimostrano indifferenti, c’è la dott.ssa Marie Antoinette Goicolea, che vuole far “vedere” una controparte «al discorso legittimo dei lavori che ancora non sono sistemati, e della mancanza di personale dei musei».
«E sto parlando – prosegue la dott.ssa Goicolea – dell’ignobile circo che il Mibact ha messo in scena per aiutare i precari». In una lunga lettera, la dott.ssa Goicolea parla di «un concorso nato male che potrebbe concludersi ancora peggio… e l’Italia continua ad affondare».
«Mi riferisco – si legge nella lettera – al concorso Mibact per 1052 assistenti alla fruizione, all’accoglienza e alla vigilanza. Un intento probabilmente nobile, quello di Bonisoli ex ministro della cultura, di modernizzare la figura del custode e renderla similare a quella di altri paesi, della Gran Bretagna ad esempio dove il “Visitor Assistant” ha, fra le sue mansioni quella di creare visite guidate ad hoc per il pubblico basandosi sulle collezioni o sugli interessi dei visitatori stessi».
«Ma qui siamo in Italia! – prosegue la lettera – E nemmeno il disegno di legge in preparazione per la riforma delle professioni turistiche di Franceschini immagina una rivoluzione culturale di così ampio respiro! I futuri assistenti che nasceranno da questo concorso non potranno che fare i custodi, con però una posizione economica da F2, poca differenza con l’F1, ma il punto non è questo. Io immagino già le guerre sindacali contro questi “poveri lavoratori” che avranno tra l’altro superato una procedura concorsuale, di per sé lacunosa, che invalida il concorso stesso».
«E qui – prosegue la lettera – arrivo al punto dolente di tutta la questione: la gestione dei concorsi da parte di Formez Ripam. Io stessa ho partecipato alle prove pre-selettive e, quindi, posso testimoniare in prima persona ciò che è accaduto, esperienza, la mia, simile a quella di tutti i candidati di tutti i concorsi di Formez Ripam».
Nella lettera la dott.ssa Goicolea indica, in maniera schematica, le innumerevoli irregolarità del concorso. «Ogni punto evidenziato, da solo – conclude la lettera – sarebbe sufficiente ad invalidare le prove fino ad adesso espletate. La sentenza del Tar della Campania pubblicato il 12 febbraio scorso riguardante il Concorsone della Campania, gestito anch’esso da Formez Ripam, conferma la violazione di legge e predispone l’annullamento delle prove. L’udienza di merito è fissata al 6 marzo presso il Consiglio di Stato. Nota umoristica a parte: sempre a marzo i cosiddetti custodi verranno assunti tramite i Centri per l’impiego. Ma allora, la finalità vera di questo concorso, qual è? Io, la risposta la so, e non serve troppa perspicacia per capirlo». (rrm)