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MIRTO CROSIA (CS) – Sociologi a confronto su “La società nella pandemia”

Nei giorni scorsi, da remoto, si è svolta l’iniziativa La società durante il Coronavirus, che ha visto sociologi di varie parti d’Italia confrontarsi sulle problematiche e/0 esperienze post Covid-19.

Coordinati dal sociologo, giornalista e ferente per la Calabria della Sois, Società Italiana di Sociologia, Antonio Iapichino, sono intervenute le dott.sse Patrizia Magnante (da Roma), presidente nazionale della Sois, Teresa Sicoli (da Amantea), e Federica De Spirito (da Lecce)

La discussione è stata ricca di stimoli. La dott.ssa Magnante ha posto l’accento su casi di famiglie che con la chiusura hanno visto aumentare la violenza e la rabbia proprio tra le mura domestiche. La stessa presidente nazionale ha sottolineato che le donne, anche in questa occasione, sono state  vittime di uomini senza scrupoli che scaricano le loro frustrazioni facendo violenza verbale, psicologica e fisica su di loro. Una piaga che sfocia nel fenomeno del  femminicidio.

La dott.ssa De Spirito ha fatto notare che le famiglie, insieme al mondo della scuola, sono state protagoniste di un nuovo modo di attuare la didattica con la dad (didattica a distanza): la scuola ha saputo sopperire a una situazione emergenziale e portando avanti i lavori, in modalità online, di contro, però, non ha avuto una giusta considerazione e una concertazione. A suo giudizio è mancata una ferma informazione e condivisione di ruoli e di compiti che purtroppo sono gravati su tante mamme con un lavoro continuo in casa davanti al pc.

Di parere opposto il dott. Iapichino: la scuola, nonostante l’emergenza, è riuscita a proseguire le azioni formative, facendo sentire la vicinanza agli alunni. La dottoressa Sicoli ha posto l’accento su ciò che la pandemia ha fatto venir fuori, a partire dalle relazioni e le loro complicanze ma anche di famiglie che, nonostante tutto, si sono ritrovate creando nuovi contesti e rapporti in armonia che hanno fatto ritrovare tanti valori.

La stessa sociologa del Tirreno cosentino ha parlato poi, dell’inquinamento: «Il pianeta – ha detto – è come se avesse iniziato a respirare nel vero senso del termine: aria pulitissima, strade cittadine senza smog, il mare e fiumi di colori limpidi, per non parlare di alcune specie di animali che si sono visti nelle città isolate, come se si fossero riappropriati del loro habitat».

La dottoressa Sicoli, in ultimo, ha auspicato che questo nuovo equilibrio potrebbe essere l’occasione per tutti di creare una felicità sociale. Tutti i sociologi che hanno partecipato all’incontro sono convenuti su un dato di fatto: l’emergenza sanitaria con le sue restrizioni ha fatto registrare  molti problemi e che c’è bisogno di un ricreare una nuova umanità (nuovo umanesimo auspicato da molti), un nuovo sistema sociale, culturale ed economico  per ripartire e dare nuove opportunità e scelte alle persone che purtroppo ne hanno avuto la peggio perdendo il lavoro, riscontrando problemi di salute e di socialità. Una pandemia economica, sanitaria e sociale ha fatto venir fuori tutte le fragilità delle persone e i gap da colmare a livello mondiale con  il bisogno di ricostruire una società più equa e sostenibile. (rcs)