di PINO NANO – Per La Diocesi di Mileto Nicotera Tropea, ancora una nomina ufficiale da parte del Vescovo Mons. Attilio Nostro che per i prossimi 5 anni riconferma don Michele Cordiano Rettore della Basilica di Paravati.
Don Michele Cordiano dunque torna definitivamente nella sua casa-madre, e cioè nella Chiesa che lui ha visto nascere, che ha seguito nelle sue varie evoluzioni e trasformazioni, e soprattutto che conosce come le sue tasche per aver vissuto per quasi 10 anni accanto a operai e maestranze che l’hanno di fatto realizzata.Ogni centimetro quadrato di questa grande Basilica lo ha visto testimone onnipresente ed esclusivo.
Parliamo di un sacerdote che ha vissuto accanto a Natuzza Evolo gli ultimi 40 anni della sua esistenza terrena e che di Natuzza è stato figlio e padre insieme, anima e fantasma della mistica di Paravati, che a lui affidava ogni incarico e ogni sorta di decisione finale da prendere. Non c’è angolo o dettaglio della vita personale di Natuzza che don Michele non abbia attraversato in prima persona e da solo. Natuzza era don Michele, e don Michele era Natuzza Evolo.
La nomina ufficiale che gli viene oggi da Mons. Attilio Nostro, vescovo della Diocesi di Mileto Nicotera Tropea non fa che suggellare questo legame spirituale tra lui e la mistica di Paravati, e soprattutto non fa che coronare il suo impegno quotidiano al servizio di “Mamma Natuzza”.
La storia personale di questo sacerdote coincide con la storia di questa nuova grande Chiesa che Natuzza aveva chiesto che venisse realizzata per la prima volta 50 anni fa, dopo una delle tante visioni straordinarie che lei stessa dichiarava di avere avuto con la Madonna. Oggi questa Grande costruzione sui pianori di Paravati è la vera grande eredità materiale che Natuzza lascia al suo popolo di preghiera, un edificio immenso, composto da quattro cappelle a forma circolare, capace di ospitare al suo interno circa tremila persone con una piazza antistante a forma di cuore, che può contenere oltre diecimila pellegrini.
La costruzione della Chiesa, vi dicevo, così come l’intera Villa della Gioia, è frutto di un’apparizione che la mistica ebbe nel 1944 nell’umile casa dove lei si era appena sposata con Pasquale Nicolace. Fu nel corso di quella visione che Natuzza raccontava di aver detto alla Vergine: “Come faccio a ricevervi in questa casa brutta?”. E la Madonna le avrebbe risposto: “Non ti preoccupare, anche nella casa brutta possiamo venire, ma vedrai, presto ci sarà una nuova casa, una chiesa, dedicata al Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”.
Sarà quindi don Michele Cordiano ad organizzare nei fatto le manifestazioni per il centenario della nascita di Natuzza Evolo, che cade proprio nel 2024, e sarà sempre lui ad organizzare la grande messa-ricordo in onore di Natuzza a 14 anni dalla sua scomparsa il prossimo 2 novembre.
La nomina ufficiale di don Michele Cordiano da parte di Mons. Attilio Nostro non fa che chiudere un capitolo importante della vita di questa comunità che era rimasta in attesa di capire chi realmente sarebbe stato alla fine il sacerdote di riferimento di Casa-Evolo.Oggi leggiamo che per i prossimi 5 anni la Chiesa ha scelto lui come “erede” spirituale dell’eredità di Natuzza Evolo. (pn)