«Chiediamo che il governatore Roberto Occhiuto faccia immediata chiarezza e riferisca sulle informazioni in suo possesso in ordine alla tragica scomparsa di diverse decine di migranti, compresi molte donne e bambini a Roccella Jonica». È quanto ha chiesto il gruppo del PD in Consiglio regionale, depositando un’interrogazione alla giunta e al governatore Occhiuto perché venga fatta chiarezza su quanto avvenuto a Roccella Jonica in occasione del terribile naufragio sul quale ha riportato l’attenzione mediatica l’ultima puntata di Report.
«Chiediamo, inoltre – hanno aggiunto – al presidente Occhiuto di spiegare le scelte della Prefettura di Reggio Calabria che ha gestito lo sbarco nella persona della Dott.ssa Maria Stefania Caracciolo che, a distanza di un mese, viene poi nominata assessore regionale con l’attribuzione di importanti deleghe».
«Il Pd nazionale e calabrese, come ha ricordato il segretario regionale Nicola Irto – hanno detto i dem – avevano posto immediatamente degli interrogativi al governo nazionale per denunciare il ritardo con il quale l’esecutivo Meloni si era mosso, abbandonando al loro tragico destino i migranti. Ma non sembra meno esente da colpa l’esecutivo Occhiuto che, ancora una volta, per non disturbare gli alleati di Roma ha preferito attenersi agli ordini e mantenere un profilo basso, accettando che sulla vicenda calasse il silenzio, probabilmente per evitare che si avesse una nuova Cutro anche a livello mediatico».
«Del resto – hanno aggiunto – il governo calabrese è ben abituato a calare il capo davanti a ogni ordine di scuderia romano anche se va contro i diritti umani o contro gli stessi interessi dei calabresi, come nel caso dell’autonomia differenziata».
«Per fare piena luce su quanto avvenuto a Roccella Jonica – hanno concluso i consiglieri dem – depositeremo a palazzo Campanella un’apposita interrogazione a risposta scritta per chiedere al governatore di fare piena luce su quanto avvenuto a Roccella, sui motivi dei ritardi nei soccorsi e sul mancato rispetto dei diritti umani in spregio alla Costituzione e al diritto internazionale». (rrc)