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Irto a Palazzo Campanella

Nicola Irto: Regione assuma provvedimenti a sostegno delle attività chiuse

Il candidato alla Regione, Nicola Irto, ha chiesto alla Regione Calabria di «intervenire con la massima urgenza perché il tessuto produttivo di Reggio e dell’intera regione si sta letteralmente sfarinando».

Irto, infatti, ha incontrato una delegazione di imprenditori e commercianti reggini, esasperati dalla situazione drammatica che stanno vivendo a causa della chiusura delle loro attività, e che hanno manifestato davanti Palazzo Campanella.

«Non si può rimanere insensibili – ha detto Irto – ma, soprattutto, fermi di fronte alla gravità della situazione. Questi imprenditori avrebbero voluto parlare con chi ricopre incarichi di governo nella nostra regione ma, da rappresentante dell’opposizione in Consiglio, ho ritenuto doveroso recepire le loro istanze, facendomi carico di rivolgere al presidente f.f. Nino Spirlì l’appello accorato ad assumere provvedimenti immediati a sostegno delle attività economiche chiuse. Occorre uno sforzo di responsabilità istituzionale da parte di chi è alla guida della cittadella regionale».

«I numeri dei contagi sono altissimi e, nonostante gli annunci del presidente ff – ha proseguito il candidato alla Regione – in tutti questi mesi non sono state attivate le misure che avrebbero potuto garantire la tenuta del sistema sanitario regionale, anche in termini di disponibilità di posti letto e di postazioni di terapia intensiva. Gli interventi necessari sono stati annunciati ma non realizzati e per questo ci ritroviamo in zona rossa».

«Ma ora – ha detto ancora – siamo in una fase talmente critica, dal punto di vista sanitario ed economico, che non avrebbe neppure senso continuare a mettere in luce ritardi e incapacità del governo regionale. La giunta predisponga un piano di emergenza per sostenere le attività produttive e lo faccia immediatamente, portandolo in Consiglio regionale dove troverà un’opposizione, come sempre, responsabile e pronta a fare la propria parte per il bene dei cittadini e delle imprese».

«Si esca al più presto dalla zona rossa – ha concluso – ma soprattutto, se ciò non fosse possibile nell’immediato, si assicurino ristori veri, congrui e immediati a imprenditori, artigiani e commercianti ormai alla canna del gas». (rrc)