Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha aperto il tavolo di confronto sulla sanità con i parlamentari calabresi di ogni forza politica. Lo ha reso noto la senatrice di Italia Viva, Silvia Vono, che ha sottolineato come il tavolo «richiede un impegno serio e costante da parte di tutti affinché si possa uscire da una impasse lunga 11 anni».
Nell’incontro con Occhiuto, a cui era presente anche il sub commissario Maurizio Bortoletti, la senatrice ha ribadito «la nostra piena disponibilità a lavorare insieme per permettere a tutti i cittadini calabresi di usufruire dei servizi sanitari nel modo più rapido possibile e di investire al meglio le risorse sanitarie sui progetti esistenti».
«Far lavorare assieme il costituendo dipartimento della sanità e il dipartimento infrastrutture della Regione Calabria – ha aggiunto – può migliorare la qualità dei servizi e delle strutture sanitarie esistenti. Ho chiesto al Presidente Occhiuto di sostenere e promuovere l’eccellenze specialistiche come quella del “Polo universitario di Catanzaro” per contrastare gli episodi di mobilità passiva che hanno causato nel corso degli anni un grosso buco finanziario».
«Sugli aspetti economici – ha proseguito – abbiamo avanzato la necessità di creare un piano di lavoro condivisibile per risanare il debito e censire i fabbisogni. Su questo e tutti gli altri temi affrontati, sia il Presidente Occhiuto che il colonnello Bartoletti, in arrivo in Calabria, sembrano porre obiettivi concreti da meritare la nostra piena fiducia».
La deputata di Forza Italia, Maria Tripodi, nel corso dell’incontro, ha evidenziato «le decennali problematiche che affliggono l’Ospedale di MelitoPortoSalvo. Presidio strategico dell’Area Grecanica, che ha ben 41 milioni di euro fruibili per la ristrutturazione e la messa in sicurezza (come risulta dalla mia interrogazione parlamentare del 1 marzo 2019), ma inutilizzati a causa di varie inadempienze. Una condizione nota, che nega il diritto alla salute a migliaia cittadini e alla quale va posto rimedio».
Il deputato del Movimento 5 Stelle, Paolo Parentela, ha evidenziato come «tutti si siamo ritrovati, al di là delle sigle di partito, sulla necessità di collaborare per il bene comune. L’obiettivo è chiaro e condiviso: superare i gravi problemi del Servizio sanitario calabrese».
«Carenze di personale sanitario – ha aggiunto – conti delle aziende sanitarie, flussi informativi, 118, emergenza-urgenza, Guardie mediche, specialistica ambulatoriale, management all’altezza dei propri compiti, gestione del Covid e riorganizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali sono questioni di estrema importanza. Ancora, servono risorse adeguate a tutelare il diritto alla salute e a ridurre l’emigrazione sanitaria, ingiusta, costosa e comunque pesante per molte famiglie».
«Occorrono, in primo luogo – ha evidenziato – assunzioni di personale. Per questo ho proposto di impegnarci tutti insieme per ottenere dal governo una congrua anticipazione dei primi 60 milioni già stanziati nella seconda legge Calabria e ancora bloccati per la mancata approvazione del Programma operativo di aggiornamento del Piano di rientro. Ho inoltre proposto di premere, uniti, perché lo Stato assicuri proprio personale qualificato alla struttura commissariale, come previsto da una recente sentenza della Corte costituzionale».
«Si tratta, insomma – ha concluso – di mettere da parte le divisioni e di lavorare nel solo interesse della comunità calabrese, sapendo che con la volontà e la responsabilità di ciascuno si può avviare un percorso istituzionale che ci porti fuori dal commissariamento sanitario e dal Piano di rientro». (rcz)