31 ottobre 2018 – Da stasera le Province di Catanzaro e Vibo Valentia avranno un nuovo presidente e un nuovo Consiglio provinciale: oggi sono chiamati a votare i sindaci e i consiglieri comunali degli 80 comuni del Catanzarese e dei 45 comuni del Vibonese. A contendersi la poltrona il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo (Centrodestra) e quello di Soverato Ernesto Alecci (lista civica e PD). per il solo Consiglio è presente anche una terza lista, Riformisti&Moderati.
Per Vibo si sfidano il sindaco di Stefanaconi Salvatore Solano (Centrodestra) e di Arena Antonino Schinella (PD e lista civica). Le urne si sono aperte questa mattina alle 8 e si chiuderanno stasera alle 20. Lo spoglio inizierà subito dopo. Sono chiamati a votare 870 elettori per la Provincia di Catanzaro e 531 per la Provincia di Vibo. Il primo dato di affluenza, alle 12 di oggi, parla del 30,9% per Catanzaro.
Com’è noto, per la Presidenza della Provincia, come impone da qualche anno la legge Delrio (56 del 2014), è stata eliminata l’elezione diretta (votano solo sindaci e consiglieri comunali) e possono candidarsi solo i sindaci dei comuni della Provincia il cui mandato non sia in scadenza prima di 18 mesi (12 mesi per la provincia di Vibo). Il Consiglio provinciale dura in carica due anni (sia a Catanzaro che a Vibo sarà composto da 10 consiglieri (La cessazione dalla carica comunale comporta la decadenza da consigliere provinciale). Il Presidente dura in carica 4 anni e decade in caso di cessazione dalla carica di sindaco.
Il Presidente uscente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno ha tracciato un bilancio della sua esperienza: «Abbiamo lavorato come se la legge Delrio e anche altre leggi che penalizzavano le Province non esistessero, garantendo i servizi ai cittadini, interventi per la viabilità e le scuole anche e soprattutto sul piano della sicurezza, mettendo in campo interventi straordinari per la cultura, la qualità della vita, le funzioni residuali come il Parco della Biodiversità, i Musei e le piscine. Inoltre, siamo riusciti a motivare e valorizzare il Personale: a differenza di altre Province, applicando i contratti decentrati e aggiungendo anche ulteriori risorse. Se abbiamo ottenuto importanti risultati e mantenuto elevata la qualità dei servizi il merito è dei dipendenti che si sono sacrificati al mio fianco. È stato un bel lavoro, che mi ha dato grandi gratificazioni».
Al suo successore Bruno lascia «una provincia unita, capace di non avere dentro il suo perimetro scontri istituzionali, che ha saputo valorizzare il Capoluogo di Regione, in più occasioni difeso e sostenuto, ma senza penalizzare il resto del territorio che è stato attenzionato attraverso una presenza e un ascolto costante, senza distinzione di colore politico. Mi auguro – ha detto Bruno – che chi verrà dopo di me possa continuare su questa strada di servizio e di lealtà ai cittadini della provincia e della città capoluogo tenendo unita la provincia tutta».
Sergio Abramo ha scritto su FB: «Mi è stato chiesto un impegno concreto da un nutrito gruppo di amministratori che sono chiamati ad eleggere il nuovo Presidente. Per come impone la legge attualmente in vigore, la guida della Provincia deve essere scelta tra i sindaci in carica. Ho accettato con senso di responsabilità, consapevole che, in un momento di difficoltà per gli enti intermedi, è necessario uno sforzo condiviso e straordinario per fare la differenza e rilanciare un territorio che abbraccia 80 Comuni». (rcz)