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Olimpiadi Italiane di Astronomia

Olimpiadi di Astronomia, la Calabria vince 9 medaglie e 3 diplomi di Merito

La Calabria ha brillato, anche quest’anno, alle Olimpiadi Italiane di Astronomia, bandite dalla Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per la Valutazione del Sistema Nazionale d’Istruzione del Miur, ed attuate con la Società Astronomica Italiana in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica, la cui finale si è svolta nei giorni scorsi, vedendo la nostra regione vincere, 9 medaglie e 3 diplomi di merito.

Ma non è solo questo: dei 5142 iscritti, 2565 erano calabresi e, di questi, 13 sono stati guidati dalla prof.ssa Angela Misiano, responsabile scientifico del Planetario Città metropolitana di Reggio Calabria e dai docenti dell’Unical, proff. Pierluigi Veltri, Francesco Malara, Riccardo Barberi, Giuseppe Nisticò e dalle Scuole di appartenenza attraverso i loro docenti tutor, arrivando in finale.

I 13 finalisti calabresi hanno svolto le prove presso il Planetarium Pythagoras Città Metropolitana di Reggio Calabria, sede Interregionale delle Olimpiadi.

I giovani si sono cimentati in una prova teorica, affrontando la risoluzione di problemi di astronomia, astrofisica e cosmologia elementare ed una pratica relativa all’analisi di dati astronomici, anche a carattere osservativo.

Le operazioni sono state presiedute dal professor Pierluigi Veltri del Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria.

I 9 studenti vincitori della medaglia “M. Hack, nati tra il 2004 e il 2007 e provenienti tutti da scuole della Città Metropolitana di Reggio Calabria, sono:

Categoria Junior 1:

  • Artuso Vincenzo, IC “Carducci da Feltre” Reggio Calabria
  • Brandi Daniele, IC “Carducci da Feltre” Reggio Calabria
  • Emili Marco, ICS “Telesio-Montalbetti” Reggio Calabria
  • Marino Raffaello Pio, ICS “T. Campanella” Reggio Calabria

Categoria Junior 2:

  • Chiacchio Silvia, Liceo Scientifico “L. da Vinci” Reggio Calabria
  • Luppino Chiara, Liceo Scientifico “L. da Vinci” Reggio Calabria
  • Trunfio Ilenia, Liceo Scientifico “L. da Vinci” Reggio Calabria

Categoria Senior:

  • Carbone Marco, Liceo Scientifico “L. da Vinci” Reggio Calabria
  • Ravenda Martina Felicia, Liceo Classico “T. Campanella” Reggio Calabria

 

Agli studenti reggini sono andati, anche, tre Diplomi di Merito:

Categoria Junior 1:

  • Nucera Attilio, ICS “Nosside – Pythagoras” Reggio Calabria

Categoria Junior 2:

  • Caccamo Luigi, Liceo Scientifico Statale “M. Guerrisi” Cittanova (RC)

Categoria Senior:

  • Mandaglio Alessandra Maria, Liceo Scientifico “L. da Vinci” Reggio Calabria

Una menzione speciale per Chiara Luppino, per avere totalizzato il massimo del punteggio previsto per le prove pratica e teorica (80/80).

Non smentisce la tradizione, ormai ventennale, di avere dei rappresentanti nella squadra nazionale che rappresenterà l’Italia alle prossime Olimpiadi internazionali di Astronomia.

Gli studenti che formeranno la squadra italiana che rappresenterà l’Italia alle Olimpiadi Internazionali di Astronomia (IAO) 2021, sono:

  • Caggese Alessandra, Liceo Scientifico Statale “E. Fermi” Bari
  • Carbone Marco, Liceo Scientifico “L. da Vinci” Reggio Calabria
  • Luppino Chiara, Liceo Scientifico “L. da Vinci” Reggio Calabria
  • Trunfio Ilenia, Liceo Scientifico “L. da Vinci” Reggio Calabria
  • Stoppa Raffaele, Liceo Scientico “F. Ribezzo” Francavilla Fontana (BR)

Agli studenti: Marco Carbone, Chiara Luppino e Sivia Chiacchio allievi del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria e Martina Ravenda, allieva del Liceo Classico “T. Campanella”, é stata assegnata una targa speciale, quale riconoscimento per aver “conquistato” almeno tre Finali Nazionali.

La proclamazione dei vincitori è stata effettuata, in remoto, lunedì 12 luglio, mentre la premiazione, alla presenza delle autorità, si terrà a Riace, sede dello stage nazionale per la preparazione alle Olimpiadi internazionali, lunedì 26 Luglio. 

Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, che ha sottolineato come «il Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria continua a rappresentare motivo di grandissimo orgoglio per tutti noi, confermandosi ancora una volta ai massimi livelli, quale polo culturale di assoluta eccellenza e punto di riferimento di primo piano nell’ambito del circuito scientifico nazionale».

«Si tratta dell’ennesimo traguardo – ha proseguito Falcomatà – che offre la cifra esatta del prestigio acquisito dal nostro Planetario, ormai universalmente riconosciuto come autentico fiore all’occhiello della Città metropolitana di Reggio Calabria. Ad ulteriore testimonianza dello straordinario lavoro, dell’abnegazione e soprattutto della passione che da sempre caratterizzano tutte le attività promosse da questo importantissimo luogo di cultura e di cui va dato atto e merito a quanti, fra docenti, ricercatori, esperti, appassionati di Astronomia, si prodigano per diffondere tra le giovani generazioni l’amore per il sapere scientifico».

«Un plauso speciale – ha sottolineato il primo cittadino – ritengo sia doveroso rivolgerlo alla professoressa Angela Misiano, responsabile scientifico del Planetario Città metropolitana di Reggio Calabria e da sempre anima e cuore di questo luogo oltre che guida e fonte di ispirazione per tantissimi studenti calabresi. Non è un caso, del resto, se la compagine regionale coordinata proprio dalla professoressa Misiano, abbia nuovamente dato prova di grandissima preparazione nello svolgimento delle prove di astronomia, astrofisica e cosmologia, conseguendo ben nove medaglie su quindici, tre diplomi di merito e confermando la presenza di studenti reggini nella squadra italiana che rappresenterà l’Italia alle Olimpiadi Internazionali di Astronomia».

«A tutti i nostri giovani che si sono distinti in questa importante manifestazione – ha concluso il sindaco Falcomatà – le più sentite congratulazioni a nome mio e dell’intera Città metropolitana di Reggio Calabria, nella piena consapevolezza che solo attraverso la cultura, l’amore verso la conoscenza e la voglia di investire sul proprio percorso formativo, sia possibile gettare le basi per un avvenire migliore nella nostra terra». (rrc)