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Oltre la Contabilità: Il Nuovo Ruolo del Commercialista nell’Impresa

Oltre la Contabilità: Il Nuovo Ruolo del Commercialista nell’Impresa

di SABRINA PARADISONel panorama economico contemporaneo, il ruolo del commercialista sta attraversando una trasformazione profonda. Se in passato questa figura era prevalentemente associata alla gestione contabile e fiscale delle imprese, oggi le aziende cercano un professionista capace di offrire consulenza strategica e supporto nella gestione aziendale. Questo cambiamento è dettato dall’avvento delle nuove tecnologie, dalla crescente digitalizzazione e dall’evoluzione delle esigenze del mercato.

La Digitalizzazione e l’Automazione: Una Sfida e un’Opportunità

L’impatto delle nuove tecnologie

L’introduzione di software avanzati e l’intelligenza artificiale hanno semplificato e automatizzato molti processi contabili. Strumenti digitali sempre più sofisticati permettono di gestire calcoli complessi con estrema precisione e rapidità, riducendo il carico di lavoro manuale e la necessità di intervento umano per le operazioni di routine. Questo fenomeno ha spinto i commercialisti a riconsiderare il proprio ruolo, ponendo l’accento sulle competenze consulenziali più che su quelle puramente tecniche.

Il Commercialista del Futuro: Un Consulente Aziendale a Tutto Tondo

Dall’esperto fiscale al partner strategico

Le imprese moderne non hanno più bisogno solo di un esperto fiscale, ma di un professionista in grado di guidarle attraverso le complessità economiche e normative. Il nuovo commercialista deve essere un consulente strategico, capace di fornire assistenza su temi come la pianificazione finanziaria, l’ottimizzazione della gestione aziendale, la digitalizzazione dei processi e l’accesso a nuove opportunità di mercato.

Questa trasformazione non implica la fine della professione, bensì un ritorno alle sue origini più autentiche. Il commercialista deve integrare competenze multidisciplinari che spaziano dall’economia al diritto, dalla finanza alla gestione aziendale, per rispondere in modo efficace alle sfide contemporanee.

Le Condizioni Economiche in Calabria

Nel 2024, l’economia della Calabria ha mostrato segnali contrastanti. Secondo la Banca d’Italia, nei primi sei mesi dell’anno si è registrato un calo dei prestiti alle imprese (-1,7% su base annua a giugno), attribuibile sia a un irrigidimento delle condizioni di offerta sia a una domanda di credito ancora debole, sebbene in lieve ripresa. Questo fenomeno ha interessato principalmente le piccole imprese (-5,6%), mentre le aziende di maggiori dimensioni hanno visto una quasi stabilità nei finanziamenti (0,4%).

Nel mercato del lavoro, il tasso di occupazione è salito al 44,5% nei primi sei mesi del 2024, con un incremento dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, questo dato rimane significativamente inferiore alla media nazionale, con un divario di 17 punti percentuali. Nonostante un aumento del reddito ai valori correnti, i consumi delle famiglie hanno subito una leggera contrazione, riflettendo l’impatto dell’erosione del potere d’acquisto accumulata nel biennio 2022-2023.

Per quanto riguarda il reddito disponibile, nel 2021 la Calabria ha registrato livelli inferiori alla media nazionale: il 50% degli individui disponeva di al massimo 12.900 euro annui, rispetto ai 17.500 euro dell’Italia. La provincia di Crotone ha mostrato il reddito mediano più basso (11.700 euro) e la disuguaglianza più contenuta, mentre Catanzaro e Reggio Calabria hanno registrato i redditi mediani più elevati (13.200 euro).

Questi dati dimostrano come la Calabria affronti ancora sfide significative in ambito economico, con una crescita modesta e persistenti disparità rispetto alla media nazionale.

La Necessità di una Formazione Continua

Adattarsi al mercato in evoluzione

Per rimanere competitivi, i commercialisti devono investire nella formazione continua e nell’aggiornamento costante. Le nuove competenze richieste comprendono la capacità di interpretare i dati finanziari in chiave strategica, la conoscenza delle tecnologie emergenti e la comprensione delle dinamiche di mercato. Solo attraverso un continuo miglioramento professionale sarà possibile offrire un servizio di valore alle imprese, distinguendosi dai competitor e garantendo un contributo essenziale alla crescita aziendale.

Conclusioni

Il futuro della professione del commercialista risiede nella sua capacità di evolversi e adattarsi ai nuovi scenari economici. La sfida principale sarà quella di abbracciare il cambiamento, trasformandosi da semplice gestore di numeri a consulente strategico e partner fondamentale per le imprese. In questo modo, il commercialista non solo manterrà la propria rilevanza, ma ne uscirà rafforzato come figura indispensabile nel mondo imprenditoriale moderno. (sp)