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Ornella Cuzzupi

Ornella Cuzzupi: Occorre gettare adesso le basi per costruire la scuola del domani

Per Ornella Cuzzupi, segretario nazionale della Ugl Scuola, sarebbe «un notevole balzo in avanti abbassare l’età pensionistica del personale scolastico, che ad oggi è mediamente il più vecchio d’Europa, e rendere gli iter per le assunzioni più veloci. Così come è essenziale riconoscere il lavoro svolto dai precari».

«Indirizzare – ha aggiunto – in maniera immediata questi docenti, che sono parte integrante della scuola, verso incarichi di ruolo significherebbe far giustizia e valorizzare la professionalità di chi si è visto affidare, spesso per anni, il più grande carburante per un Paese: quello delle giovani menti».

«Viviamo un momento drammatico – ha proseguito Cuzzupi – ma è adesso che occorre gettare le basi per quello che sarà domani. I giovani hanno, più che mai, bisogno di una didattica ampia e pronta ad ogni evenienza. Occorre che tutti gli Istituti siano in grado di fornire un minimo di servizio sufficiente, lo Stato deve farsi garante di questo. Da parte nostra non temiamo il cambiamento, anzi auspichiamo che sia intrapresa, una volta per tutte, la strada dell’innovazione e della valorizzazione non legata ad un burocratismo che nasconde vecchi vizi di un sistema decrepito e malato».

«L’Ugl è pronta a dare il proprio contributo — ha detto ancora Cuzzupi – e a portare avanti le proprie idee, abbiamo già visto come poi il tempo ci abbia dato ragione su molte cose».

«È il momento – ha detto ancora – in cui occorre pensare seriamente al bene del Paese e quindi della Scuola senza badare a interessi di parte. Per mesi abbiamo assistito a un ostinarsi su questioni palesemente insulse evitando accuratamente di confrontarsi se non con platee amiche. Ecco, a noi piacerebbe un cambio di passo anche in questo e che tutti, preso atto del momento, abbiano la forza di misurarsi con una realtà complessa, fatta di più anime, dando così un senso vero alle diverse dichiarazioni fatte».

Tra l’altro, secondo il Segretario Cuzzupi, occorre cercare nuovi indirizzi e logiche contrattuali «atte a riconoscere in modo concretamente tangibile l’impegno dei lavoratori della scuola laddove si presentino circostanze che rendano necessario il ricorso a una didattica non in presenza. Un tema, quest’ultimo, sul quale occorre prestare massima attenzione anche per non svilire l’enorme lavoro che i docenti, di ogni ordine e grado, stanno facendo per mantenere attiva l’istituzione scolastica». (rrm)