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Palestre, Piscine e Centri sportivi: no a chiusure generalizzate, pronti a ulteriori sforzi per rispettare i protocolli

Confcommercio Cosenza ha ascoltato gli imprenditori del mondo dello sport, che si dicono pronti ad ulteriori sforzi per rispettare i protocolli, chiedendo, tuttavia, di non effettuare chiusure generalizzate.

Essi chiedono a gran voce di salvaguardare il diritto allo sport, riconosciuto nell’ordinamento italiano come fondamentale, e di evitare una nuova chiusura che segnerebbe il collasso dell’intero comparto.

Il lockdown, infatti, per palestre, piscine e centri sportivi «ha rappresentato un momento un momento di grave difficoltà dal quale il settore si sta lentamente riprendendo» e le notizie di questi ultimi giorni hanno portato agitazione tra gli imprenditori che si mostrano in forte disaccordo con un’eventuale chiusura. Soprattutto se si considera che le associazioni sportive inquadrate in palestre e piscine, sono ripartite in sicurezza rispettando tutte le misure precauzionali anti covid-19 previste dal Governo, rendendo i singoli spazi idonei alla pratica sportiva e garantendo, distanze adeguate e numeri contenuti così da tutelare gli associati.

Confcommercio Cosenza ha raccolto le testimonianze degli imprenditori del settore che di fatto hanno ridotto notevolmente gli accessi e contingentato gli stessi al fine di evitare, in qualsiasi fascia oraria, ogni genere di assembramento.

«Non si può assolutamente assegnare al settore – si legge in una nota – la veste di un protagonista inopportuno, o parlare di attività non essenziale dichiarano gli imprenditori. Lo sport è il mezzo per il raggiungimento del benessere psicofisico di ogni individuo, nonché rappresenta un’importante occasione di incontro, di reciprocità di amicizia, di condivisione di interessi, svolgendo una funzione educativa e inclusiva. Garantire questo diritto significa dare attuazione al diritto inviolabile della salute».

«Come qualsiasi altro settore – continua la nota – abbiamo affrontato una ripartenza, una nuova pianificazione, nuovi investimenti e misure per mettere tutto in sicurezza e non è giusto che per la negligenza di pochi venga colpito tutto il settore».

«Allenarsi in sicurezza si può – conclude la nota – basta avere buon senso, il rispetto per gli altri nonché per se stessi ed acquisire una nuova filosofia di pensiero». (rrm)