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Paola accoglie e ringrazia Georg Gottlob

di PINO NANOLa città di Paola dà domani il suo benvenuto ufficiale al grande Georg Gottlob, il guru dell’Intelligenza Artificiale, lo scienziato che ha lasciato l’Università di Oxford per venire a lavorare e a vivere in Calabria, e che ha scelto Paola come sua città di adozione, città a cui il grande matematico austriaco dedica interi passaggi delle interviste più importanti ai giornali che lo cercano da tutto il mondo, proprio per spiegare che «non avrebbe potuto trovare posto più suggestivo e più bello di questo».

«Vivo praticamente sul mare – dice – in una casa dove il mio cane ha anche incontrato il grande amore della sua vita. Meglio di così non mi poteva andare, ma questo lo rende sereno e tranquillo, anche quando io mi devo allontanare da casa per qualche ora. E la cosa più bella è che qui a Paola, ho trovato dei vicini di casa che sono di un garbo e di una gentilezza estrema e questo riempie di gioia la mia nuova dimensione esistenziale e quella di mia moglie Laura».

La festa in suo onore l’ha fortemente voluta il sindaco della città di Paola, Giovanni Politano, e l’appuntamento è per le 17 nel Complesso Sant’Agostino dove il “professore” Georg Gottlob racconterà la “gioia” di essere diventato anche lui figlio di uno dei tanti Sud del mondo, dove oggi è venuto a vivere, ai piedi del Santuario che custodisce le reliquie del Santo Patrono della Calabria e con il mare che si affaccia sui suoi testi di algebra e logica matematica.

Ma non è finita qui. Insieme al padre dell’Intelligenza Artificiale «ma non è assolutamente così», si schermisce il professore, questa sera con lui ci sarà anche uno dei suoi amici più “speciali”, Nicola Leone, l’attuale Magnifico Rettore dell’Università della Calabria, anche lui uno studioso di grande spessore internazionale e che Georg Gottlob conosce da almeno trent’anni, da quando insieme si sono incontrati per la prima volta per un progetto di ricerca comune. Da allora la loro vita è andata avanti intersecandosi per il mondo, e lungo la strada complessa e tortuosa degli algoritmi. 30 anni dopo Nicola Leone diventa Rettore del Campus di Arcavacata, e la prima cosa che fa è chiamare ad Oxford il suo vecchio amico Gottlob e proporgli la sfida del futuro. 

Chi l’avrebbe mai immaginato? Gottlob intuisce che la telefonata che Nicola Leone gli fa dalla Calabria potrebbe essere il là per nuove conquiste e nuovi successi internazionali, e accetta senza riserve. Esattamente come avrebbe fatto un grande campione dello sport. Alla soglia delle 70 primavere, Georg Gottlob rifà le valigie e riparte di nuovo. In realtà gli è bastato che Nicola Leone gli parlasse di “Intelligenza Artificiale” applicata alla medicina, per cogliere il senso e la portata dell’offerta che gli era stata appena fatta. Quale sfida migliore di questa? 

Sostanzialmente lo cercano per capire realmente quanto l’Intelligenza Artificiale possa aiutare concretamente la nuova facoltà di medicina appena avviata all’Unical, e in che modo possa diventare possibile sfruttare al massimo le sue conoscenze da mettere questa volta al servizio esclusivo della salute dei calabresi. 

Chi di voi avrebbe detto di no? Per giunta, il prof. Gottlob, che ha una conoscenza planetaria del mondo accademico informatico, sa bene che in Calabria troverà un dipartimento di matematica di grande tradizione, con professori che hanno alle spalle centinaia di pubblicazioni importanti in tema di AI, e diretti da un giovane scienziato che risponde al nome di Gianluigi Greco. È il vecchio team di ricerca di cui fino all’altro giorno faceva parte lo stesso Nicola Leone, a sua volta erede naturale del vecchio direttore di Dipartimento Domenico Saccà e che oggi Georg Gottlob considera uno dei migliori cervelli mai incontrati in Italia.

Insomma, storie di eccellenze che si incontrano, si ritrovano, si lasciano, si riprendono e si cercano di nuovo nei momenti clou della propria vita professionale. Tutto questo ed altro ancora immagino diranno tutti loro questa sera a Paola, dove il gran cerimoniere di corte sarà quel genio del giornalismo calabrese che risponde al nome di Paride Leporace. La festa è ai massimi livelli. (pn)