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Parentela (M5S): Evitare che risorse disponibili finiscano nelle mani della ‘ndrangheta

Il deputato del Movimento 5 StellePaolo Parentela, ha evidenziato come sia necessario «tenere alta l’attenzione, in modo – conclude Parentela – da evitare che i finanziamenti destinati allo sviluppo dell’agricoltura calabrese possano essere intercettati da aziende della ’ndrangheta o ad essa riconducibili».

«Per questo – ha aggiunto – è necessario un maggiore collegamento tra i vari livelli istituzionali e una più aperta collaborazione tra gli operatori della filiera agricola e le forze dell’ordine».«Apprezzo il lavoro della Dda reggina e dei carabinieri del Ros e dei Comandi provinciali di Reggio Calabria e di Milano, culminato nel sequestro di beni di un componente della famiglia Piromalli, che, secondo risultanze investigative e processuali, avrebbe esercitato un controllo sulla filiera agricola reggina, perfino riuscendo, con lucro considerevole, ad entrare nel mercato statunitense attraverso una serie di operazioni, ritenute fraudolente».

«Al di là degli aspetti processuali – ha detto ancora – è emerso il chiaro dominio di un pezzo del settore ortofrutticolo reggino, che ha prodotti di elevata qualità e peraltro nuove opportunità di crescita grazie agli strumenti di accesso al credito e alle enormi risorse che il governo e il parlamento, su nostro impulso, hanno stanziato attraverso le misure specifiche del Pnrr, la recente legge di bilancio e i decreti sostegni».

«L’attività della magistratura e delle forze dell’ordine – ha concluso il deputato M5S – è dunque fondamentale, anche per salvaguardare le risorse agricole della Calabria, che rappresentano, soprattutto oggi, uno strumento di forte ripresa economica e di creazione di posti di lavoro, dunque di resistenza ai condizionamenti delle organizzazioni criminali». «Bisognerà tenere alta l’attenzione, in modo da evitare che i finanziamenti destinati allo sviluppo dell’agricoltura calabrese possano essere intercettati da aziende della ’ndrangheta o ad essa riconducibili. Per questo è necessario un maggiore collegamento tra i vari livelli istituzionali e una più aperta collaborazione tra gli operatori della filiera agricola e le forze dell’ordine».