Belvedere Marittimo capitale dell’amore. È l’idea emersa nell’ambito dell’incontro San Valentino, un percorso nazionale, culturale e turistico, promosso dalla Pro Loco della cittadina tirrenica e dall’Unpli provinciale, rappresentati dal presidente, Antonello Grosso La Valle.
Un progetto condiviso da più partner che si sono ritrovati, nei giorni scorsi, in un webinar che ha coinvolto, in maniera attiva e partecipata, non soltanto i relatori ma chi, e sono stati numerosi, hanno seguito on line l’incontro. Un percorso, che trova origine a Belvedere Marittimo, dove da circa 300 anni sono custodite, nel Convento dei Padri Cappuccini, dedicato al santo patrono, San Daniele Fasanella, all’interno dell’altare della prima cappella, parte delle reliquie del Santo degli Innamorati. Come è possibile leggere nei vari documenti, le reliquie di San Valentino il 24 maggio 1700 vennero date in dono, per volontà del Papa, dal cardinale Gaspare del Carpine, Vescovo di Sabina, al sig., Valentino Cinelli, contenute in un’urna. Il 27 maggio 1710, Francesco Cipollina consegnò a Padre Samuele del convento dei Padri Cappuccini di Belvedere un’ampolla con sangue e frammenti di ossa di San Valentino.
Il reliquiario è stato, poi, rinvenuto nel Convento nel 1969 da Padre Terenzio Mancina, in seguito alla rimozione delle tele di San Francesco e San Daniele che si trovavano nella pala centrale. L’autenticità delle reliquie, è confermata dalla lettera inviata dagli uffici papali dal cardinale Gaspare del Carpine datata 26 maggio 1700, inviata al sig. Valentino Cinelli. Nella bolla si legge che il “Santo sangue con frammenti di ossa, tratto dal corpo di San Valentino dal cimitero di Cipriano, sono stati posti in un’urna di legno ben chiusa e legata con filo di seta di colore rosso e segnata con il sigillo”.
Con questo appuntamento, si è ripreso un percorso iniziato diversi anni fa, che ha visto, come protagonista, quella che viene definita ‘La Città dell’Amore’, in una serie di iniziative tese alla valorizzazione e alla conoscenza di un patrimonio di cui i belvederesi sono fieri custodi. Dal 1997, con la prima manifestazione ‘Profumo d’Amore’, ad oggi, le diverse amministrazioni comunali che si sono susseguite hanno promosso, di concerto con le celebrazioni religiose, una serie di iniziative, legate al 14 febbraio. In particolare, da quella data in poi (sospesa solo durante questi ultimi anni a causa della pandemia), il comune ha organizzato un incontro per festeggiare le nozze d’argento, fino a quelle di ferro, dei propri concittadini, che nel corso del tempo ha visto anche la partecipazione di molti sposi e fidanzati, giunti da diverse parti d’Italia. In particolar modo da Terni, dove sono sepolte le spoglie del Santo patrono della città umbra e di cui il martire è stato vescovo.
Ed è proprio da qui che si vuole ripartire. L’obiettivo è quello di attivare un di gemellaggio di cui, in passato, si sono fatti promotori alcuni amministratori, come Loretta Maccagnan, l’ex sindaco Mauro D’aprile e Gilberto Raffo.
Quest’ultimo, presente all’incontro online dei giorni scorsi, ha evidenziato il lavoro svolto negli anni passati, reso interessante da alcune manifestazioni, anche di prestigio, ma che, poi, si sono perse.
«É importante per Belvedere poter riprendere, in maniera fattiva e concreta, questo percorso – ha affermato – interagendo con tutte le parti attive del territorio e coinvolgendo anche i privati che darebbero un contributo notevole alle iniziative e da cui ne trarrebbero, senza dubbio, beneficio, perché inquadrati nella promozione e valorizzazione della propria città”. Ed ha aggiunto “come allora, da giovane amministratore, anche oggi condividerò il progetto».
Al simposio hanno preso parte, inoltre, Confapi Calabria con il presidente Francesco Napoli, Confesercenti Cosenza rappresentato dal presidente Dino De Santo, il ceo di LavoroeFormazione, Antonio Andreoli e il presidente dell’Unpli regionale, Filippo Capellupo. Presenti anche, i ragazzi del Dipartimento Turismo dell’Unical, già impegnati con l’associazione di categoria e l’Unpli provinciale in un progetto di formazione.
Il Presidente, Grosso La Valle, ha evidenziato «il valore del lavoro svolto negli anni passati. Una storia che va ripresa, attraverso in una nuova lettura e nuovi stimoli che implicano una più fattiva collaborazione pubblico – privato, dove l’associazionismo, a partire dal mondo delle Pro Loco, gioca un ruolo cardine».
Un’idea di coprogettazione e coprogrammazione, condivisa dai relatori. «Progetto e creatività. Simbiosi per un vero e proprio brand del comprensorio – ha affermato Francesco Napoli di Confap –. Si può pensare ad un itinerario che possa coinvolgere tutti nel nome dell’amore – ha dichiarato – in un’area, la Riviera dei Cedri, che merita di essere valorizzata con tutto il suo patrimonio inestimabile di bellezze materiali e immateriali».
«Raccolgo lo stimolo a collaborare per rendere unico questo progetto – ha aggiunto Napoli – anche pensando al cinema e ai giovani studenti universitari, ai quali tramandare tutte le esperienze e godere delle loro idee».
Per Dino De Santo di Confesercenti si può pensare a Belvedere Marittimo «oltre che a patria dell’amore, come porta di accesso al Parco nazionale del Pollino in una simbiosi perfetta che unisce tutte le ricchezze del territorio. Il tutto – ha spiegato – mettendo in stretta relazione tutti gli attori protagonisti e i professionisti del settore turismo, vera chiave di svolta del progetto».
De Santo, in qualità di tour operator, ha, poi, sostenuto l’importanza di «studiare pacchetti di promozione turistica che vadano oltre il periodo estivo, mirando alla destagionalizzazione dei nostri luoghi, entrando nei mercati dei diversi turismi, come quello religioso».
Il testimone è, quindi, passato al responsabile di Lavoroeformazione, Antonio Andreoli, che ha offerto il proprio contribuito mettendo in evidenza come «oggi, più che mai, per poter realizzare progetti di ampio respiro come questo è bene comunicare correttamente. C’è bisogno di competenze sempre più elevate e aggiornate. Ecco a cosa serve la formazione – ha asserito – che, oramai, è diventata formazione continua e costante. Sono tante le nuove figure professionali, nel settore del turismo che tocca diversi ambiti, come l’extralberghiero che ha un vasto indotto».
A sostegno delle diverse iniziative, figura anche quel capitale umano che vede nei ragazzi del servizio Civile, di cui l’Unpli, a livello nazionale, ne rappresenta un cuore pulsante, quel valore aggiunto da coinvolgere in iniziative come queste. Questo il contributo di Capellupo, che ha rimarcato la necessità di ‘raccontare’ i nostri territori e la Calabria “con gli occhi di chi la conosce, la vive, e che non ha nulla a che fare con gli stereotipi e i pregiudizi dei tanti che la condannano all’inattività per partito preso”.
Le conclusioni sono è state affidate ad Antonello Grosso La Valle.
«Si tratta di una metodologia ampia per la realizzazione del Piano di Marketing territoriale, finalizzato alla diffusione dell’immagine, alla valorizzazione e allo sviluppo territoriale, turistico, culturale e produttivo del territorio di Belvedere Marittimo, collegato all’intero Tirreno cosentino. Con questo incontro – ha detto Grosso La Valle – si è costituito, in maniera concreta, il coordinamento che ha il compito di definire le linee strategiche del Piano di sviluppo turistico, dedicato a San Valentino, e quell’elemento distintivo che è ‘l’amore’».
«Diverse le funzioni su cui bisogna intervenire – ha continuato il presidente – e le varie peculiarità da collegare, considerando la piattaforma nazionale www.saintvalentine.it, dove la Pro Loco del Tirreno è, insieme ad altre realtà italiane, parte attiva e costituente. Inoltre – ha spiegato – bisogna evidenziare le maggiori potenzialità turistiche, le iniziative e le idee, provenienti dai vari partner, i percorsi turistici, definiti in una filiera dell’amore. Una progettualità congiunta che porti un valore aggiunto in termini di attratività e sviluppo turistico locale, grazie anche alla realizzazione di interventi per la riqualificazione dell’offerta turistica come l’integrazione dei prodotti, le manifestazioni e gli eventi locali. Costruire, insomma, una mappatura delle eccellenze artistiche, architettoniche ed enogastronomiche. Senza dimenticare gli artisti locali che possono raccontare questa storia e le scuole di Belvedere Marittimo e dell’intero comprensorio, che devono essere coinvolte in attività inerenti la progettualità messa in campo».
Nell’intervento conclusivo della giornalista e moderatrice, Fabrizia Arcuri, la sintesi dell’incontro «Belvedere Marittimo – ha affermato – ha il suo marcatore identitario: l’Amore. Quel sentimento che racchiude in sé non solo il pathos più puro che chiama in causa le emozioni, ma anche valori come: inclusione, rispetto, condivisione. A questi, si devono aggiungere quegli ingredienti fondamentali per la ripartenza dei nostri territori, oggi ancora più sofferenti, che sono la creatività e la capacità di resilienza».
«Solo così – ha concluso – attivando processi virtuosi, attraverso il sistema di buone pratiche e gestione condivisa del bene comune, le azioni messe in campo possono trasformarsi in iniziative meritorie che non hanno scadenza e rimangono circoscritte al tempo e ai soggetti promotori. Nel corso degli anni, di parole su San Valentino se ne sono spese tante. È ora, invece, di disegnare un nuovo percorso che possa davvero, attraverso la realizzazione di un brand e coinvolgendo tutta la comunità, far conoscere la nostra città, anche fuori dall’Italia». (rcs)