I consiglieri regionali del Pd Calabria hanno evidenziato come «altro che “no money no party”. La festa sulle spalle delle Regioni del Sud il governo nazionale l’ha fatta iniziare, con tanto di rissa, indifferente anche alle proteste di Forza Italia e del governatore Occhiuto che solo adesso si rende conto che l’autonomia differenziata genera disparità inaccettabili tra le Regioni italiane».
«Da due anni sosteniamo – hanno detto i dem – sia nelle sedi istituzionali che sui territori, la necessità che la Calabria attraverso il suo presidente Occhiuto esprima una posizione chiara e netta su questo tema, preoccupati fin dall’inizio per la posizione assunta da Occhiuto in sede di Conferenza Stato-Regioni dove ha dato il suo assenso alla riforma, mentre altri presidenti del Sud si erano opposti».
«Nonostante questi appelli – hanno proseguito – il presidente Occhiuto, convinto di avere il dono dell’ubiquità, ha cercato di giocare su più tavoli, arrivando soltanto oggi alla conclusione che questa riforma affossa definitivamente il Sud. Le sue dichiarazioni sulla stampa nazionale di questi ultimi giorni sono la testimonianza più eclatante di questo suo atteggiamento»
«Perché il centrodestra – hanno continuato i consiglieri dem – ha rifiutato di aderire alla mozione che, come opposizione, avevamo presentato in Consiglio per impegnare il governo regionale a bloccare la riforma, preferendo l’approvazione di una mozione edulcorata che serviva in quelle ore al presidente della giunta come slogan elettorale da esibire in Basilicata?».
«Evidentemente Occhiuto era convinto – hanno detto ancora – che il governo nazionale non arrivasse all’approvazione del testo di legge, salvo adesso essere costretto a svegliarsi e rendersi conto che la Lega faceva sul serio. Nel commentare quanto avvenuto Occhiuto si è poi soffermato sul dato raccolto dal Pd alle europee, dichiarando che lo stesso sarebbe il frutto dell’opposizione alla riforma targata Calderoli e dimostrando, anche in questo caso, un’enorme superficialità. Il contrasto all’autonomia differenziata e l’impegno a difesa dell’unità del Paese non sono temi da campagna elettorale. Si tratta, invece, di battaglie doverose, come evidenziato anche dal documento dei Vescovi calabresi, a tutela dei diritti dei calabresi che ci hanno eletto».
«Non si perda dunque altro tempo a fare melina e ad arrampicarsi sugli specchi, magari per tutelare equilibri interni a Forza Italia – hanno concluso i dem –. Occhiuto agisca in maniera coerente con quello che pensa. Se è contrario all’autonomia differenziata compia i passi che deve e faccia quello che gli chiedono i calabresi che hanno sonoramente bocciato la Lega alle urne, dimostrando chiaramente quale sia la loro opinione sulla cosiddetta secessione dei ricchi». (rrc)