di UGO BIANCO – L’Assegno Unico Universale (AUU), introdotto dal D.lgs n. 230/2021, è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico che ha sostituito gli assegni familiari, detrazioni fiscali e vari bonus. L’Inps ha comunicato il calendario dei pagamenti, con validità nel secondo semestre 2025. Le date sono state definite in seguito all’introduzione del sistema Re.Tes. della Banca d’Italia, in vigore dal 1° gennaio 2025, che ha modificato la gestione dei pagamenti da parte della Tesoreria dello Stato. Con il messaggio n. 2229 del 14 luglio 2025, l’Istituto stabilisce il periodo di accredito da luglio a dicembre 2025, limitatamente ai percettori che non hanno comunicato variazioni o nuove richieste.
Per i beneficiari che presentano una nuova domanda o comunicano modifiche al nucleo familiare o all’Isee, i pagamenti saranno effettuati nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda, insieme ad eventuali conguagli, a credito o a debito.
A chi spetta?
L’Assegno unico universale è destinato alle famiglie con: figli minorenni a carico (inclusi i nascituri a partire dal settimo mese di gravidanza); figli maggiorenni a carico fino a 21 anni, a condizione che: frequentino un corso scolastico, di formazione professionale o universitario; svolgano un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito annuo inferiore a 8.000 euro siano disoccupati e iscritti ai servizi pubblici per l’impiego; partecipino al servizio civile universale; figli con disabilità a carico, senza limiti di età.
Quali sono i requisiti?
L’articolo 3 comma 1 lettera a) del decreto legislativo 230/2021 stabilisce che il richiedente, alla data della domanda, sia in possesso di determinati requisiti di cittadinanza e di soggiorno. Nello specifico, occorre essere cittadino italiano, o cittadino di uno stato Ue o extracomunitario con permesso di soggiorno europeo di lungo periodo o del permesso unico necessario per svolgere un’attività lavorativa o di ricerca per più di sei mesi. Essere residente o domiciliato in Italia, nonché assoggettato al pagamento delle imposte. La residenza deve riferirsi almeno a due anni, anche non continuativi o possedere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato con durata minima di sei mesi. Infine, aver presentato una Dsu (Dichiarazione Sostitutiva Unica) con certificato Isee in corso di validità.
Quali sono le maggiorazioni?
Sono previste diverse maggiorazioni per determinate categorie di famiglie, in particolare: per ciascun figlio con disabilità; per i figli successivi al secondo; per le madri di età inferiore ai 21 anni; in presenza di un secondo percettore di reddito nel nucleo familiare.
In aggiunta, per il 2025 sono previste ulteriori agevolazioni:
Maggiorazione transitoria (gennaio e febbraio 2025): I nuclei con ISEE fino a 25.000 euro che nel 2021 hanno percepito l’Assegno al Nucleo Familiare (ANF) con figli minori riceveranno un’integrazione mensile per compensare eventuali riduzioni rispetto al sistema precedente; Aumento per figli sotto un anno: Per ogni neonato, l’Assegno Unico sarà incrementato del 50% fino al compimento del primo anno di vita; Maggiorazione per famiglie con tre figli: Le famiglie con almeno tre figli e un ISEE non superiore a 45.939,56 euro riceveranno un aumento del 50% per ogni figlio di età compresa tra uno e tre anni; Bonus per famiglie numerose: I nuclei con almeno quattro figli beneficeranno di un incremento forfettario di 150 euro. Si raccomanda di prestare attenzione alla corretta compilazione e aggiornamento dell’Iseo, soprattutto per chi intende beneficiare delle maggiorazioni. È essenziale mantenere una gestione accurata della documentazione e rispettare le scadenze, per evitare riduzioni nell’importo e assicurarsi che l’erogazione avvenga senza intoppi. Un’attenta attenzione a questi dettagli garantirà di sfruttare al meglio il sostegno economico disponibile. (ub)
[Ugo Bianco, Presidente Associazione Nazionale Sociologi Calabria]







