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PILLOLE DI PREVIDENZA / Ugo Bianco: La pensione anticipata per i lavoratori precoci

PILLOLE DI PREVIDENZA / Ugo Bianco: La pensione anticipata per i lavoratori precoci

di UGO BIANCONella complessa trama della legislazione pensionistica italiana la pensione anticipata dei precoci rappresenta l’opportunità di ricevere un trattamento economico prima delle condizioni ordinarie. I lavoratori dipendenti ed autonomi iscritti all’assicurazione generale obbligatoria o alle sue forme sostitutive ed esclusive, possono cogliere questa opportunità in presenza di specifici requisiti. A stabilirlo è l’articolo 1 comma 199 della legge 232/2016, reso attuativo dal Dpcm 87 del 23 maggio 2017, che ha introdotto un canale alternativo con 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica, in presenza di un anno di lavoro entro il diciannovesimo anno d’età e per una specifica categorie di lavoratori. Si considerano validi tutti i contributi accreditati a qualsiasi titolo, in una sola gestione, quando si raggiungono 41 anni di versamenti di cui almeno 35 anni di contribuzione effettiva di lavoro.

Qualora, si ha una doppia gestione, autonomo e dipendente, se l’anno contributivo precoce ricade nella prima, la seconda necessita di almeno 41 anni di contributi. In questo caso il lavoratore andrà in pensione con 42 anni di contribuzione. L’Inps ha chiarito che sono validi i periodi di lavoro all’estero, oltre a quelli riscattati per omessi versamenti contributivi. È consentito il cumulo ai sensi dalla legge 228/2012. Vale a dire che è possibile sommare tutti i contributi, non coincidenti, accreditati in più gestioni pensionistiche obbligatorie e nelle casse professionali.

Chi sono i lavoratori interessati?

Confermati anche per il 2024, sono cinque i profili tutelati che ricadono nella normativa: 

  1. il lavoratore dipendente in stato di disoccupazione a seguito di licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzioni consensuali ai sensi dell’articolo 7 legge 604/1966, con l’ndennità di disoccupazione terminata da almeno tre mesi;
  2. il lavoratore dipendente o autonomo che assiste, alla data della richiesta almeno da 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente, riconosciuto disabile grave ai sensi dell’articolo 3 comma 3 legge 104/1992. Dal 1 gennaio 2018 tra gli assistiti sono stati introdotti il parente o un affine di secondo grado, sempre convivente, a condizione che il coniuge ed i genitori del disabile sono: ultrasettantenni; affetti da patologie invalidanti; deceduti; mancanti;
  3. il lavoratore dipendente o autonomo con un grado di invalidità, riconosciuto dalla commissione per le invalidità civili dell’Inps, pari o superiore al 74 %;
  4. il lavoratore che svolge una professione da almeno sei anni, negli ultimi sette in modo continuativo, o sette anni negli ultimi dieci, classificata come gravosa dal decreto del ministero del lavoro 5 febbraio 2018;
  5. il lavoratore dipendente che, ai sensi dell’articolo 1 commi 1 e 3 del decreto legislativo 21 aprile 2011 n. 67, svolge mansioni usuranti o lavoro notturno per almeno 64 notti nell’anno;

Come si ottiene la pensione? 

L’accesso alla pensione dei precoci è subordinata alla cessazione dell’attività lavorativa da dipendente, autonomo o parasubordinato. L’iter amministrativo inizia dalla richiesta di certificazione, obbligatoria per il riconoscimento del diritto. Entro il 1° marzo di ogni anno, alla maturazione del requisito, va inoltrata all’Inps. Dopo tale data ed entro il 30 novembre 2024, le istanze presentate saranno prese in esame in base alla disponibilità di risorse finanziarie residue. Al primo blocco verrà data risposta entro il 30 giugno, mentre al secondo per fine anno. L’esito viene comunicato con lettera all’interessato. Qualora l’istituto certifica lo status di precoce, l’iscritto deve inoltrare domanda di pensione anticipata con i requisiti agevolati. 

Con quale decorrenza?

L’assicurato che matura i requisiti dal 1 gennaio 2019 è soggetto ha una finestra mobile di tre mesi, che fa slittare il pagamento della prima rata di pensione. Ad esempio, chi perfeziona i requisiti di accesso il 15 febbraio 2024 si pagherà il primo rateo dal 1 giugno dello stesso anno. Nel caso di personale pubblico, iscritto alle vecchie casse CPDEL, CPS, CPI e CPUG, ai sensi dell’articolo 1 comma 162 della legge n. 2013/2023 (legge di bilancio 2024) la finestra mobile è stata ulteriormente allungata nel seguente modo:

  • 4 mesi con requisito maturato tra il 1 gennaio 2025 ed il 31 dicembre 2025;
  • 5 mesi con requisito maturato tra il 1 gennaio 2026 ed il 31 dicembre 2026;
  • 7 mesi con requisito maturato tra il 1 gennaio 2027 ed il 31 dicembre 2027;
  • 9 mesi con requisito maturato dal 1 gennaio 2028. 

La tabella seguente illustra una sintesi dei requisiti per la pensione anticipata dei lavoratori precoci dal 2024 al 2028. (ub)

La tabella seguente illustra una sintesi dei requisiti per la pensione anticipata dei lavoratori precoci dal 2024 al 2028

[Ugo Bianco è presidente Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Calabria]