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PILLOLE DI PREVIDENZA / Ugo Bianco: Lavori usuranti, aperte le domande per il riconoscimento

PILLOLE DI PREVIDENZA / Ugo Bianco: Lavori usuranti, aperte le domande per il riconoscimento

di UGO BIANCOLa pensione anticipata rappresenta un’opportunità fondamentale per i lavoratori che desiderano concludere la propria carriera prima del raggiungimento della pensione di vecchiaia, attualmente fissata a 67 anni di età e 20 anni di contribuzione.

Per i lavoratori usuranti, impegnati in mansioni particolarmente faticose e pesanti, questa possibilità assume un’importanza ancora maggiore. L’esposizione quotidiana a condizioni di lavoro gravose dà diritto a una pensione anticipata, caratterizzata da una “quota” che combina un’età minima ed almeno 35 anni di contributi. Il decreto legislativo 67/2011, modificato dalla legge 232/2016, ha definito le modalità per il riconoscimento dei lavori usuranti, suddividendoli in quattro principali categorie. Ognuna verificata e attestata dall’Inps con la richiesta di certificazione del diritto. A questo proposito, il messaggio Inps 801 del 5 marzo 2025 definisce i criteri e le scadenze da rispettare. Per approfondire l’argomento, si propone una sezione di domande e risposte con un focus sugli aspetti principali e le modalità da seguire raggiunti i requisiti obbligatori.

Quali lavoratori svolgono attività usuranti?

  1. Lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti, classificate dall’articolo 2 del decreto del Ministero del lavoro del 19 maggio 1999. Riguarda tutti quei soggetti che espletano lavori in galleria, cava o miniera; lavori con esposizione corporea ad alte temperature; lavori eseguiti in cassoni ad aria compressa; attività con esposizione all’amianto; la lavorazione del vetro cavo; i lavori svolti in spazi ristretti e le attività dei palombari. 
  2. Lavoratori notturni distinti nelle seguenti categorie: a) lavoratori soggetti a turnazione, che svolgono l’attività notturna per almeno 6 ore ed almeno 64 giorni all’anno; b) lavoratori in attività notturna per almeno 3 ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino per l’intero anno;
  3.  Lavoratori addetti alla linea di catena con compiti ripetitivi e costanti nel ciclo di produzione su parti staccate di un prodotto finale. Ad esempio la produzione di autoveicoli. Sono esclusi gli addetti alle lavorazioni accessorie alla produzione, alla manutenzione, al rifornimento dei materiali. Così come tutte le attività di regolazione e controllo computerizzato della produzione e del controllo di qualità;
  4. i conducenti di veicoli, destinati al servizio pubblico, con capienza non inferiore a 9 posti.

Tuttavia, non è sufficiente rientrare in una di queste casistiche per dire di appartenere ai lavoratori usuranti. Il riconoscimento è subordinato alla durata dell’attività svolta. Mi spiego meglio, tutte le attività usuranti devono essere svolte per un periodo minimo di 7 anni negli ultimi 10 di attività lavorativa oppure riferirsi almeno alla metà della vita lavorativa complessiva.

Qual’è l’età pensionabile?

La pensione anticipata prevede il meccanismo della “quota”, basato sulla riduzione dell’età anagrafica e del numero dei contributi, con esclusione della disoccupazione e della malattia. La determinazione dell’accesso si differenzia a seconda dell’attività svolta e dalla gestione contributiva di riferimento.

Fino al 2026 occorre un’anzianità contributiva minima di 35 anni ed un’età base per raggiungere la quota necessaria. La prestazione decorre dal primo giorno del mese successivo al perfezionamento dei requisiti. A stabilirlo è l’articolo 1 comma 206 della legge 232/2016 che ha mandato in soffitta le cosiddette “finestre mobili”. Fino al 31/12/2016, l’erogazione del primo rateo avveniva dopo un’attesa di 12 mesi per i dipendenti e 18 mesi per gli autonomi.

I requisiti per “la pensione anticipata dei lavoratori usuranti” dal 2017 al 2026

Gestione previdenziale Attività usuranti; Turni notturni più di 77 notti lavorate per anno;  Turni notturni da 72 a 77 notti lavorate per anno;  Turni notturni da 64 a 71 notti lavorate 

per anno;

Fondo pensione lavoratori dipendenti Quota 97,6 

Età 61 anni e 7 mesi

Contributi 35 anni

Quota 98,6 

Età 62 anni e 7 mesi

Contributi 35 anni

Quota 99,6 

Età 63 anni e 7 mesi

Contributi 35 anni

Lavoratori autonomi Quota 98,6 

Età 62 anni e 7 mesi

Contributi 35 anni

Quota 99,6 

Età 63 anni e 7 mesi

Contributi 35 anni

Quota 100,6 

Età 64 anni e 7 mesi

Contributi 35 anni

 

Entro quando va presentata la domanda per il riconoscimento dei requisiti?

La domanda di certificazione del diritto deve essere presentata entro il 1° maggio 2025 per chi perfeziona i requisiti tra il 1° gennaio 2026 e il 31 dicembre 2026, in via telematica, con il modello AP45 e la documentazione della tabella “A” del Dm 20 settembre 2011.

Quale esito può dare?

L’Inps può emettere tre diversi tipi di provvedimento:

  1. L’accoglimento della domanda, con indicazione della prima decorrenza utile del trattamento pensionistico, se i requisiti per le lavorazioni particolarmente faticose e pesanti sono verificati e la copertura finanziaria è sufficiente;
  2. L’accertamento del possesso dei requisiti, con il differimento della decorrenza della pensione in caso di copertura finanziaria insufficiente; in tal caso, la prima data utile verrà comunicata successivamente;
  3. Il rigetto della domanda, qualora non siano accertati i requisiti necessari.

Nel caso di accoglimento, per ricevere il primo rateo, è necessario inviare all’Inps la domanda di pensione anticipata. (ub)

[Ugo Bianco è presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Calabria]