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Presentato il Cosenza Pride: Appuntamento a sabato 22 giugno

Presentato il Cosenza Pride: Appuntamento a sabato 22 giugno

È stato presentato, a Palazzo dei Bruzi di Cosenza, il programma del Cosenza Pride, in programma sabato 22 giugno. Il corteo, che partirà alle 17, si snoderà da Piazza Loreto a Piazza dei Bruzi.

«Ho voluto testimoniare con la mia partecipazione – ha detto il sindaco di Cosenza, Franz Caruso – la netta contrapposizione al fenomeno verificatosi nel nostro territorio che ha dato consensi a figure molto inquietanti che oggi si fregiano addirittura della rappresentanza politica. Un fenomeno particolarmente grave per quel percorso di contaminazione, di unità, di condivisione e solidarietà che deve sussistere tra tutte le persone».

«È importante, pertanto – ha evidenziato – in una giornata come questa, caratterizzata dall’autonomia differenziata che è diventata legge e che prelude ad un percorso di disgregazione del nostro Paese, minando alle fondamenta l’unità della nazione, riaffermare alcuni valori e alcuni principi che fanno parte della nostra cultura e della nostra comunità».

«Non ci possono essere – ha sottolineato Franz Caruso – differenziazioni, distinzioni, né discriminazioni. È importante che Cosenza abbia sottoscritto il programma di ArciGay e il manifesto politico dello scorso maggio, in occasione della giornata internazionale contro l’omotransfobia, accogliendo il “Cosenza Pride 2024”. Mi auguro che l’evento faccia registrare una larga partecipazione di tutto il mondo progressista che accoglie e sottoscrive idealmente i valori di quel manifesto. È una battaglia che noi dobbiamo portare avanti per rendere, a differenza di chi ha votato l’autonomia differenziata, il Paese unito».

«È una battaglia di crescita culturale di un territorio che da questo punto di vista è stato sempre all’avanguardia. Cosenza – ha aggiunto Franz Caruso – non può indietreggiare e con Cosenza non può farlo la Calabria».

A portare la voce del Comitato Pride, anzitutto Alessandra Lucanto, Presidente Arcigay Cosenza che si è detta «felice di avere questo dialogo aperto con l’Amministrazione comunale».

«Quando si parla di diritti – ha aggiunto – di certo l’errore che si tende a fare è quello di dare per scontato che una volta che è stato raggiunto un piccolo traguardo, sarà sempre così. In realtà – ha detto ancora Lucanto – abbiamo avuto dimostrazioni contrarie di come non è sempre così. Forse il fatto che le tematiche LGBTQIA+ non siano più tabù come una volta, fa forse pensare che non ci sia più bisogno di parlarne e di manifestare per questo. Non è così».

Alessandra Lucanto ha ricordato che la costruzione dell’evento ha occupato diversi mesi e che è sostenuto da una pluralità di persone. «Siamo felicissimi di portare nella nostra città le nostre istanze». L’Arcigay nazionale ha richiesto una lettera di sostegno alle varie amministrazioni per poter partecipare ad un bando europeo che serva ad aumentare in maniera capillare sul territorio la presenza dei centri antidiscriminazione.

Alessandra Lucanto ha espresso l’auspicio che l’evento di sabato 22 giugno sia molto partecipato e «non solo da parte delle persone che appartengono alla nostra comunità, ma soprattutto dalle amministrazioni pubbliche e degli enti locali perché è a loro che ci rivolgiamo ed è a loro che sono indirizzati vari punti del nostro documento politico, come l’istruzione e la salute. Per questo è necessario un lavoro comune».

In conferenza stampa si è registrato anche l’intervento dell’Assessore Veronica Buffone che in maniera energica ha ribadito che “finché ci siamo noi al Comune, le porte saranno sempre aperte per la tutela dei diritti, per garantirli, per promuoverli e per essere al fianco di tutti coloro che ancora oggi si sentono discriminati”. Qualche riferimento all’approvazione dell’autonomia differenziata anche da parte sua.

«È un brutto momento per il nostro Paese ma non dimentichiamo che lo stesso governo che oggi l’ha approvata, in Europa non firma e non sottoscrive la dichiarazione che va a promuovere politiche a favore della comunità LGBTQIA+», ha detto Buffone, invitando a partecipare sabato soprattutto alle nuove generazioni «per stare insieme ed accanto a chi si sente ancora discriminato e garantire e promuovere i diritti della persona. Contaminiamo Cosenza di colori».

Nel merito della parata di sabato è poi entrato il consigliere di Arcigay Cosenza, Massimiliano Benincasa. Il corteo partirà alle ore 17,00 di sabato 22 giugno da Piazza Loreto, attraverserà via Caloprese, Piazza Bilotti, viale degli Alimena, via Montesanto e Corso Umberto, prima di concludersi in Piazza dei Bruzi dove saranno in programma interventi istituzionali e testimonianze. Quello che si concluderà sabato sarà «un cammino importante fatto di tanti tasselli», ha poi detto la delegata alla Cultura del sindaco, Antonietta Cozza, che ha partecipato ai tavoli tecnici avviati sin dall’inizio dell’organizzazione.

«Dobbiamo stare molto attenti ai diritti che vengono ancora fortemente minacciati – ha aggiunto Cozza –. I diritti vanno difesi con le unghie e con i denti. Dobbiamo far capire ai nostri giovani che i diritti sono grandi conquiste per le quali abbiamo combattuto senza rendercene conto. Siamo fieri che Cosenza sia la città dei diritti».

Alla conferenza stampa hanno portato inoltre il loro contributo anche Rosaria Alessia Buffone, segretaria di Arci Cosenza, Rita Dodaro di Rifondazione comunista e, ancora la Presidente della commissione consiliare Legalità, Chiara Penna (il manifesto sottoscritto dal Comune il 17 maggio scorso era stato approvato nell’organismo consiliare presieduto da Penna) e il consigliere comunale delegato alle pari opportunità, contrasto alle discriminazioni ed equilibrio di genere, Giuseppe Ciacco. Quest’ultimo si è detto «fiero e orgoglioso di far parte dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Franz Caruso, e di essere cosentino, perché oggi Cosenza sta dimostrando di avere alto e forte senso civico».

«Da due anni e mezzo a questa parte, l’Amministrazione e il suo sindaco hanno posto al centro della loro azione e agenda politica la tutela e la garanzia dei diritti civili e sociali, non rendendoli un semplice orpello decorativo. Mai come ora – ha aggiunto Ciacco – dobbiamo ribadire con forza tutto ciò, avendo da un anno e mezzo un governo, che, senza nasconderci, dobbiamo etichettare come eversivo, secessionista e liberticida e che, per fare un esempio, nell’ultimo G7 ha cancellato ogni riferimento alla tutela dei diritti LGBTQIA+».

Le conclusioni sono state tratte dal capogruppo del PD, Francesco Alimena che, rivolgendosi al sindaco Franz Caruso, ha ricordato che «con il Cosenza Pride 2024 si sana una ferita che questa città aveva e che risale al 2017. L’Amministrazione dell’epoca – ha ricordato Alimena – rifiutò il patrocinio al Pride. Tu sani quella ferita».

E prima di chiudere, ha considerato l’amore il filo conduttore del Pride: «è il momento in cui ognuno può manifestare liberamente il proprio amore ed in cui chiunque può decidere di scendere in piazza e dichiararlo. Non siamo soli, siamo insieme. Buon Pride a tutti!». (rcs)