OCCORRE PROTEGGERE IN UN'OTTICA DI PREVENZIONE ANCHE I TERRITORI LAMBITI SOLO DA CORSI D'ACQUA ;
La Chianalea di Scilla

PRIORITÀ CALABRIA COL MEDITERRANEO
SICUREZZA E VALORIZZAZIONE DEL MARE

di EMILIO ERRIGO – La nostra bella e amata Calabria, non occorre certo che sia io a dirlo, è una terra notoriamente con caratteristiche geografiche, orografiche, geologiche, idrografiche e ambientali, particolarissime se non uniche al mondo. La storia, la geografia e l’orografia dei luoghi, mi hanno sempre creato una forte attrazione conoscitiva e molta curiosità esplorativa.
Nel corso della mia lunghissima carriera militare, quasi mezzo secolo al servizio dello Stato, meno un lustro, ho navigato molto, per affermare il valore del diritto interno e internazionale, contribuendo a garantire la sicurezza e libertà degli Italiani, sia di giorno e soprattutto di notte, tutti i mari d’Italia e solcato con diverse tipologie e stazze al comando di Unità Navali, veloci, velocissime, con scafi con carene, dislocanti, semi plananti e plananti, le acque del Mediterraneo, approdando per esigenze di servizio o logistiche, in quasi tutti i porti commerciali e turistici italiani e molti altri porti situati in Stati esteri confinanti con l’Italia.

Posso affermare senza alcun timore di essere tacciato di esagerazione, che ho vissuto più in mare e nei porti, che sul territorio geologicamente definito. Conosco il mare, i porti e le coste italiane, meglio di casa mia. Questa breve premessa e introduzione, al solo fine di partecipare ai cortesi e gentilissimi lettori, che scrivo di cose delle quali ne ho adeguate e necessarie cognizioni.

La sicurezza e valorizzazione marittima e costiera, del territorio della Calabria, deve e non può non essere, una priorità dell’azione politica della Pubblica Amministrazione nazionale e regionale.

Anche i sindaci dei Comuni marittimi e costieri, includendo tra questi ultimi, tutti i primi Cittadini di quei comuni il cui territorio è interessato da un lago o corso d’acqua fluviale, torrentizio o fiumara che sia, devono porre la massima attenzione, nel preservare, proteggere e mettere in sicurezza preventiva il loro territorio comunale.

Mi piange il cuore avere appreso e visionato, il disastro ambientale in parte forse prevedibile, un fiume in piena di fango e acqua, che ha distrutto molte case abitate dei pescatori, attività commerciali, turistiche ricettive e messo in serio pericolo il fragile territorio della indifesa e dimenticata Scilla!

Per inquadrare il contesto idrografico e geografico, del Mare Mediterraneo, al centro del quale ampio Mare Nostrum, la Regione Calabria è bagnata per la maggiore estensione marittima e costiera tra le regioni italiano non insulari, alcuni dati occorre saperli.
Il Mare Mediterraneo ha una estensione di oltre 2 milioni e 500 mila, chilometri quadrati, dove si affacciano ben 21 Stati costieri, compresa la nostra bella Italia.

Nel bacino del Mediterraneo sono presenti oltre 5000 Isole, delle quali sono 4000, quelle la cui superficie è inferiore ai 10 Kmq, mentre sono 162, le Isole hanno una dimensione maggiore. La Corsica, la Sardegna e le Isole Baleari, sono le più importanti nell’area marittima occidentale, le Isole di Cipro, Creta e Rodi, sono posizionate nella parte del Mediterraneo orientale.
Al centro del Mar Mediterraneo, sono state incastonate da madre natura, la incantevole Sicilia, con le Isole Eolie o Lipari, Ustica, le Egadi, Pantelleria, le Pelagie e l’Isola di Malta,

In questa particolarissima area geografica del globo, si affaccia sul mar Mediterraneo una Penisola, l’Italia, con le sue grandi Isole, isolette, scogli affioranti, che emergono dalla nostra “Piattaforma Continentale”, una continuità territoriale della crosta terrestre italiana, coperta interamente dalla sovrastante colonna d’acqua, che giuridicamente viene considera dal diritto internazionale sottoposta a particolari diritti del nostro Stato Costiero: l’Italia.

Le acque del mar Mediterraneo costituiscono poco più dell’1%, della superficie degli oceani, dove confluiscono tre continenti: europeo, africano e asiatico.
Il Mediterraneo è considerato dal diritto internazionale del mare (Unclos 1982), un mare semi chiuso, in ragione che comunica con l’oceano Atlantico, sul lato occidentale, attraverso lo Stretto di Gibilterra, (1092 metri di profondità), con il mar di Marmara, ad oriente, mediante lo Stretto dei Dardanelli (91 metri di profondità), con il mar Nero, tramite il Bosforo ( 72,8 metri di profondità).

Il Mediterraneo ha un collegamento molto importante ai fini strategici e per l’economia marittima italiana (Blue Economy), con il mar Rosso, attraverso l’ampliato Canale di Suez.

La lunghezza delle coste del Mediterraneo, risulta ai cartografi dell’Istituto Idrografico, pari per approssimazione attendibile, a 46.000 km di lunghezza.

Quattro tra i 21 Stati costieri, (Grecia, Italia, Croazia e Turchia), occupano il 75%, Isole comprese. Solo per informazione dei nostri attenti lettori, si riportando al solo fine conoscitivo e orientativo, alcuni dati geografi e orografici, utili a sapersi, non si sa mai.
L’Italia ha una estensione territoriale terrestre propriamente e geologicamente intesa, con una superficie complessiva, pari a 301,340 Kmq, territorio peninsulare, che si affaccia quasi completamente, su una superficie complessiva di “Acque Territoriali”, pari a 120,868 Kmq.

Inoltre è bene far sapere ai lettori, che a queste acque (c.d. giurisdizionali), vanno aggiunte le acque marittime della Istituita Zona Economica Esclusiva (Zee) , approvata con legge n.91 del 14 giugno 2021), per un totale di oltre 550.000 Kmq, di acque del Mediterraneo sulle e sotto le quali, lo Stato costiero italiano, esercita i poteri di giurisdizione e fa valere tutti i diritti internazionalmente riconosciuti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare.

L’Italia , con il suo azzurro Mare ed estese meravigliose Coste, (oltre 8000 km) sono e costituiscono, le risorse economiche, minerarie ed energetiche, più importanti non solo del Mar Mediterraneo.

In questo Mare Nostrum chiamato Mediterraneo, si staglia con contorni netti e precisi, la nostra bella e incantevole Calabria, con il suo prezioso Mare, le ammaliano Isole di Dino e di Cirella, i tantissimi scogli, vere Isolette (paradiso di subacquei e gommonauti), le coste, le spiagge con sabbie bianche incontaminate, fondali marini trasparenti, le risorse ittiche, biologiche, energetiche e minerarie, presenti e ancora inesplorati, sotto il fondali marini.

La Regione Calabria, ha veramente motivi e diritti territoriali, marittimi e costieri, da tutelare e salvaguardare, a beneficio e sicurezza economica, delle attuali e future generazioni

Se in ogni Comune marittimo delle 5 province costiere della Calabria, le cui incomparabili bellezze della lunga fascia litoranea marittima sono note al mondo, che si avvicina agli 800 km di lunghezza, fossero realizzati, lì dove consigliato e fattibile, almeno un Marina attrezzato per yacht di lusso in transito e residence, un porto turistico con annesso cantiere navale, occorrente per garantire servizi di rimessaggio estivo e invernale, approdi natanti minori, per i tantissimi gommonauti e posti barca e ormeggio alla ruota in rada, destinati a soddisfare adeguatamente la forte domanda del mercato connesso con il turismo nautico, rappresentato dalla Nautica da Diporto, di base in Italia e proveniente dall’estero, compresi gli sport nautici e acquatici minori, diving, scuole vela, surf, foto-cine sub,,ecc., vi posso assicurare, che gli addetti a tali attività marittime e costiere, potrebbero vivere economicamente benissimo, senza doversi allontanare ed emigrare, in cerca di occupazione adeguatamente ben retribuita, verso altre realtà territoriali nazionali o estere.
Occorrerebbe solo impegnarsi nell’attività d’impresa citate, durante i mesi caldi, che in Calabria, vanno da aprile a ottobre.

Poi non devo essere certo io a ricordare, l’economia marittima, che genera il mare e i numerosi porti commerciali esistenti e ben funzionanti, nella Regione Calabria, a partire dal più grande, efficiente e moderno Porto d’Europa, che è considerato Gioia Tauro, poi a seguire, Villa San Giovanni, Reggio Calabria, Saline Joniche (quando sarà reso al più presto possibile fruibile), Crotone Vecchio e Nuovo, Corigliano, Vibo Valentia, in aggiunta ai vicini e cooperanti, porti commerciali e polivalenti, presenti sul Mare Jonio, con i Porti frontisti di Messina, Catania, Augusta, Siracusa, porti questi, che costituiscono un rilevantissimo potenziale valore economico aggiunto, per la crescita dell’Economia del Mare e del territorio della Calabria e Sicilia.

Se in Calabria e la Sicilia, girano e crescono in numerico, il turismo marittimo, museale, archeologico, diportistico, crocieristico, balneare, ambientale, enogastronomico e culturale e via dicendo, cresceranno a latere, il valore economico delle attività commerciali, esercitata comunque essa siano esse organizzate e denominate.  (ee)

(Emilio Errigo, generale delle GdF in aus., è docente universitario. È nato a Reggio Calabria, vive nel Lazio)