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Attaccamenti multipli

REGGIO – “Attaccamenti multipli. Psicologia dei legami contemporanei”

È in corso, a Reggio, alle 9.30, presso la Sala Biblioteca di Palazzo Alvaro, la discussione sul libro Attaccamenti multipli. Psicologia dei legami contemporanei di Pasquale RomeoMaria Laura FaldutoIvan Formica.

L’evento è patrocinato dall’Ordine degli Psicologi Calabria, dal Dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali dell’ Università di Messina, dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, dalla Franco Angeli Editore e dalla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica e Gruppoanalitica di Reggio Calabria.  

Si comincia con i saluti istituzionali di Fortunato Campolo, presidente Ordine Psicologi Calabria, Antonino Guarnaccia, consigliere Ordine Psicologi Calabria, Pietro Perconti, direttore del Dipartimento Cospecs Università di Messina, Demetrio Marino, consigliere delegato della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Emanuele Mattia, garante dell’infanzia e adolescenza della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Vincenzo Maria Romeo, vicedirettore SPPG – Scuola di Specializzazione in Psicoterapia, Psicoanalitica e Gruppoanalitica Reggio Calabria.

Relazionano Giorgio Falgares, psicoterapeuta e prof. di Psicologia Dinamica Università di Palermo, Roberta Maltese, dirigente psicologo Asp 6 Palermo, Eva Gerace, psicoanalista e fondatore del Circolo Psicoanalitico dei Caraibi e membro della Società di Psicoanalisi Critica di Milano, e Maria R. Monterosso, dirigente scolastico dell’IC “Alvaro-Gebbione” di Reggio Calabria.

Modera Donatella Previtera, psicologa specializzanda SPPG.

Gruppoanalisti, esperti di dinamiche familiari ed educative dialogheranno assieme agli autori del testo percorrendo le nuove dinamiche relazionali con una chiave  di lettura diversa se vogliamo prospettica: se lo sviluppo procede a partire dalle relazioni che ci concepiscono, che viviamo ed interiorizziamo, è proprio da queste che bisogna ripartire per re-interpretare i disagi del nostro tempo ed i temi cari alla psicoanalisi e alla psicologia in genere: la costanza d’oggetto, l’incapacità dell’attesa e della tolleranza alla frustrazione, la ricerca spasmodica del godimento e la morte del desiderio, il ritorno al principio di piacere e la confusione tra intimità e sessualità, la deviazione nello sviluppo delle emozioni complesse, l’evaporazione della figura paterna e più in generale l’ insicurezza relazionale, la violenza, la solitudine, che co-abita i nostri giovani fino alle espressioni più esasperate di psicopatologia.

Aspetti  che vengono riportati tutti ad un tema centrale, quello dell’attaccamento. Parlare di attaccamento significa mettere al centro la relazione, responsabilizzare le famiglie, la scuola e chi si occupa di infanzia/adolescenza più che sulla prestazione e sui molteplici programmi da gestire ed incastrare, sull’ importanza di quegli aspetti di rispecchiamento e di sintonizzazione affettiva che richiedono un impegno diverso, oggi purtroppo veicolato dalla tecnologia, ma che noi sappiamo dai dati provenienti dalla ricerca, dalle moderne neuroscienze e dagli studi clinici, rappresentano il più forte dei repellenti della possibile insorgenza di psicopatologia giovanile ed adulta. Come riprendere e sottolineare oggi più che mail le parole di Bowlby il padre della teoria dell’attaccamento, “la fame d’amore non è meno importante della fame di cibo”.  (rrc)