La comicità di Tommy Terrafino conquista il Castello Aragonese. Registra un grande successo il primo appuntamento della rassegna “Musica e cabaret al Castello” nell’ambito della nona edizione del festival Nazionale del cabaret “Facce da Bronzi” ideata e prodotta dall’associazione “Calabria dietro le quinte – Aps” con la direzione organizzativa di Giuseppe Mazzacuva, il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, il partenariato del Comune di Reggio Calabria e il sostegno della Regione Calabria nell’ambito dell’avviso “Eventi culturali 2021” Pac 2014-2020 – azione 6.8.3.
Ad aprire la kermesse, il noto comico pugliese Tommy, punta del programma televisivo “Made in Sud” e prezioso intrattenitore che, per quasi due ore, ieri sera nell’antico maniero della città, ha coinvolto e strappato tante risate ad un pubblico eterogeneo.
Spicca subito la sua creatività e una perfetta proprietà di linguaggio perfezionata da tanto studio e da una lunga gavetta che lo ha portato oggi, ad importanti palchi nazionali.
«Sono molto felice di essere qui con voi, in questo splendido castello dove si respira storia e cultura – esordisce l’artista Tommy – Non è semplice fare questo mestiere, abbiamo una grande responsabilità ma, insieme faremo un viaggio in quella comicità che allegerisce e rende più bella la frenetica quotidianità».
Tommy attraverso battute e simpatici racconti, traccia uno stile di vita, in chiave ironica condito dalla sana tradizione pugliese sulla concezione dello star bene, mirata a ridurre al massimo l’impatto nocivo dell’uomo sull’ecosistema e si sofferma anche sulla corretta alimentazione visto che per caso, ha scoperto grazie alla sua compagna di vita, «Sabina, che adoro, contro ogni riferimento comico che espongo nei miei show, il mondo vegano».
«La passione per lo spettacolo non è stata una mia scelta, perché non si sceglie di diventare comici ma, è la comicità e i tempi comici naturali che scelgono te – conclude l’artista Terrafino – I ragazzi di Calabria dietro le quinte fanno un ottimo lavoro, valorizzano un territorio che può offrire tanto ai giovani e soprattutto, portano arte nella propria città dando spazio e creando sinergie necessarie per migliorarsi e farsi conoscere all’esterno. Questi esempi di produttori della cultura servono a far crescere il nostro Paese». (rrc)