Primo capitolo della fase conclusiva del programma “I Walk The Line”. La sala Francesco Perri di Palazzo Alvaro piena di studenti reggini, tutti desiderosi di partecipare al progetto rivolto ai giovani dai 14 ai 25 anni. Un viaggio mirato all’inclusione, promosso dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria in collaborazione con il Ministero dell’Interno e previsto dal “Pon Legalità 2014-2020” “Percorsi di inclusione sociale e lavorativa per particolari soggetti a rischio devianza”, che ha visto l’esordio, con il primo di 12 appuntamenti, dell’articolato programma finale.
«I primi tre giorni affrontano il tema della legalità – spiega Angela Faraone, coordinatrice dei primi tre incontri – L’obiettivo è interagire con i ragazzi attraverso il confronto con relatori di fama nazionale per comprendere i pericoli del web e della tecnologia. Parleremo dei rischi associati all’utilizzo del cellulare. Così entreremo nel loro mondo».
Ad aprire i lavori la dirigente della Città Metropolitana Domenica Catalfamo. «Per sviluppare il progetto finale e renderlo davvero interessante, la Metro City si è avvalsa di numerosi professionisti del territorio. Perché solo chi conosce davvero la nostra terra ne comprende le difficoltà ed è in grado, forse più di altri, di dialogare con i ragazzi. Il progetto si estende anche nelle aree dello Jonio e del Tirreno e coinvolge ben 560 giovani».
Le attività prevedono la partecipazione attiva dei ragazzi coinvolti in percorsi di legalità attraverso varie attività, esperienze di riscoperta dell’identità culturale calabrese, attività escursionistiche e naturalistiche, percorsi di contrasto al bullismo, cyberbullismo, body shaming e violenza di genere.
«Quello a cui state assistendo non vuole essere un convegno – spiega l’amministratore unico di Svi.Pro.Re Michele Rizzo – quello di oggi è un percorso interattivo di insegnamento. Voi ragazzi avete una piccola “sfortuna” rispetto alla mia generazione perché ad ogni piccola stupidaggine vi scoprono e vi beccano subito, a causa dell’occhio dei social che vigila su di noi. Quindi attenti a rigare dritto e occhio al vostro cellulare, questo progetto serve soprattutto a farvi capire come gestire meglio questo indispensabile ma spesso pericolosissimo strumento».
“I Walk The Line” non significa solo “rigare dritto” ma anche saper “camminare sul filo” e soprattutto riuscire a non cadere stando in equilibrio. Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Stefano Musolino ha letteralmente catturato l’attenzione degli studenti presenti, con brevi ma chiari messaggi. «Vi sembrerà strano ma oggi non mi sentirete parlare di rispetto delle regole e di come “tirare dritti”. Oggi vi voglio fare capire che è necessario prima di tutto essere liberi. Questa società ha bisogno di conflitti, ha bisogno di andare oltre gli schemi noti che hanno portato in particolare questa nostra provincia in una situazione di degrado, povertà e abbandono. L’invito è di andare oltre questi schemi, di sollevare conflitti e di essere autentici protagonisti di questo cambiamento. A voi dico di essere liberi e rivoluzionari».
Presente all’incontro anche il presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria Ninni Tramontana e Stefano Callipo, presidente dell’Osservatorio Violenza e Suicidio. «Tanti giovani soffrono per un malessere legato alle violenze subite. E’ importante che i genitori aprano una comunicazione emotiva. A loro dico di chiedere ai propri ragazzi come stanno e di non rimproverarli sempre. E’ necessaria una maggiore apertura emotiva che permette al ragazzo di esprimersi e di manifestare il disagio».
A chiudere “col botto” il primo incontro del programma due professionisti esperti del web, che con esempi e casi concreti hanno stuzzicato la curiosità dei ragazzi. «Attraverso il racconto di tre storie vi farò comprendere come ad ogni azione corrisponda un risultato. Dovete capire che le azioni hanno tutte delle conseguenze. A causa di alcuni comportamenti si preclude la possibilità di intraprendere alcune strade che non si potranno più seguire – spiega il noto docente Matteo Flora – Alcune azioni virtuali hanno conseguenze reali sulla pelle di chi li compie ed è per questo che forse è meglio pensarci due volte prima di sbagliare».
Molto interessante infine il test realizzato dallo studio Polimeni Legal rivolto ai giovani studenti. «Tanti ragazzi si sono fidati di altri coetanei sul web cadendo in numerose trappole che gli hanno rovinato la vita – spiega l’avv. Antonino Polimeni – E’ necessario stare molto attenti sul web. Stamattina vi abbiamo chiesto il numero di telefono, e lo abbiamo fatto per inviarvi 4 messaggi differenti. Bene, 17 di voi hanno cliccato sul link senza comprendere che si trattava di una truffa. Attraverso quel link avremmo potuto fare molte cose che vi avrebbero danneggiati. State attenti ragazzi».
Domani martedì 7 novembre il secondo incontro sul tema della legalità, questa volta a Taurianova, all’interno dell’aula consiliare del Comune. La fase finale di “I Walk The Line” proseguirà con numerosi altri appuntamenti tra legalità, conoscenza del territorio, bullismo e tradizione. (rrc)