Reggio calabria ha riconquistato l’area del Tempietto, grazie all’inaugurazione del nuovo Parco Urbano, un grande spazio urbano di fronte al mare dello Stretto, anello di congiunzione finale del Lungomare monumentale ‘Italo Falcomatà’ realizzato dall’Amministrazione cfomunale, guidata da Giuseppe Falcomatà.
La cerimonia di inaugurazione è stata pensata come un evento, aperto dal primo cittadino, accompagnato dai componenti della giunta comunale, del Consiglio comunale, dell’Arcivescovo metropolita mons. Fortunato Morrone e rappresentanti delle associazioni culturali e sportive.
Il nuovo Parco Urbano Tempietto si propone di essere una realtà d’eccellenza, per la libera e gratuita fruizione dello sport, la cultura e il tempo libero. L’area, per sua vocazione storica e per volontà del Comune, punta a rendere anche un doveroso omaggio alla fondazione della città magnogreca, ed anche per questo sarà arricchita da ulteriori testimonianze del grande passato, grazie ad accordi con il Museo archeologico nazionale. I reggini e non solo, potranno usufruire quindi di nuovi spazi per lo sport all’aperto, dal beach soccer, basket, palestra, pattinaggio, bici, dama; un’intera area sarà a disposizione dei cani; per i più piccoli sono già state istallate le giostre sensoriali, mentre per rafforzare il legame con il mare è presente una fontana artistica, adiacente al monumento dedicato alle vittime di migranti del naufragio di Steccato di Cutro. P
roprio in questa area è avvenuta la benedizione da parte dell’Arcivescovo che ha rivolto un forte messaggio affinché il cimitero reggino di ‘Armo’, dove sono sepolti molti migranti, vittime della tratta nel mare, “diventi un simbolo nazionale”. La storia della riqualificazione dell’area del Tempietto parte nel 2018, allorquando l’amministrazione Falcomatà, indisse un concorso di idee per il recupero del sito, fortemente degradato. Risultò vincitore del bando un raggruppamento di professionisti reggini. In più il Parco è stato arricchito dalla piantumazione di molti alberi e piante che renderanno l’intera area molto più gradevole per la permanenza. Il programma dell’inaugurazione ha registrato la presenza dei rappresentanti del Gruppo cinofilo Lungomare Falcomatà. A fianco alla panchina monumentale si è esibito il ballerino Matteo Amodeo, campione italiano Supercoppa 2024 e finalista di numerose competizioni internazionali, con la direzione artistica del maestro Francesco Cotroneo della ‘Royal dance Calabria’.
A fianco alle giostre sensoriali e all’area giochi per bambini, alcuni istruttori hanno illustrato il funzionamento della palestra all’aperto, nel campetto di beach soccer è stato organizzato un minitorneo alla presenza di rappresentanti della Fgci e dei ragazzi ed istruttori delle scuole calcio Ludos, della Maestrelli, della ReggioRavagnese e della ProPellaro. I tavoli da dama sono stati inaugurati dalla Federazione italiana dama e dall’Asd ‘Il bianco e il nero’, mentre nel nuovo playground di basket è stato dedicato a Kobe Bryant e la figlia Gianna. Per l’occasione erano presenti rappresentanti della Fip, i giocatori e lo staff della Pallacanestro Viola e della Reggio Basket in Carrozzina, il direttivo dell’associazione Viola Inside, che hanno anche organizzato una esibizione insieme alle giovanili della Lumaka, della Pallacanestro Viola, della Nuova Jolly, Nuovo Basket Soccorso, Pantera Rosa, Vis Reggio Calabria, Basket Pellaro, Kleos Lazzaro e Basket Aleandre.
Al centro del Parco, il mito della fondazione dell’antica Rhegion è stato celebrato dalla voce dell’attrice Teresa Timpano, mentre dietro la fontana artistica si sono esibite le ballerine allieve della scuola Asd Vividanza con la direzione artistica di Viviana del Popolo Fischietti. La cerimonia si è conclusa al tramonto con l’esibizione della ReggiOrchestra, formazione diretta dal Maestro Roberto Caridi e con una degustazione di prodotti tipici reggini.
«Si tratta di un’opera attesa e molto sentita da parte dei cittadini – ha detto l’assessore Carmelo Romeo –che attendevano con grande curiosità l’inaugurazione. Il progetto si è avvalso di un primo finanziamento con i Patti per il Sud, poi integrato con Agenda Urbana. E’ un’opera che ritengo sia completa per tutte le fasce d’età ed esigenze. Per i ragazzi ci sono i divertimenti sportivi, per i più romantici ci sono spazi per le foto, anche con lo sfondo del Lungomare».
«Siamo orgogliosi – ha concluso Romeo – di aver dato una risposta a tanti cittadini che ora avranno un ulteriore spazio libero per poter stare insieme, riqualificando un’area importante per Reggio».
Per il vicesindaco Paolo Brunetti «oggi è un giorno splendido per la città, un giorno fantastico per chi amministra in quanto riconsegniamo alla città uno spazio che era nel degrado più assoluto. Abbiamo lavorato parecchio – ha aggiunto – un percorso iniziato negli anni scorso con una programmazione attenta e condivisa. Questo Parco Urbano è la dimostrazione come anche nella nostra città i lavori possono iniziare e possono essere completati nei tempi previsti».
«È un altro centimetro riconquistato e riconsegnato alla città – ha detto il sindaco Falcomatà – frutto di un percorso molto lungo, di restituzione di spazi degradati di aree abbandonate alla piena fruibilità dei cittadini e delle famiglie, degli sportivi, degli anziani, dei giovani. In molti, queste settimane ci hanno manifestato grandissima curiosità e attenzione nel vedere finalmente questo questo luogo restituito alla fruibilità».
«Siamo molto contenti e orgogliosi di questa realizzazione – ha aggiunto – che rappresenta un tassello di un puzzle molto più ampio, inserito in un’azione di riqualificazione di tutto il fronte a mare cittadino e che vuole vedere la nostra Reggio, trasformarsi da città sul mare a città di mare. Questo Parco ci consentirà potrà essere vissuto tutto l’anno, è un luogo che si presta a molteplici attività anche per il clima e la bellezza».
«Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione – ha concluso – dagli assessori che si sono susseguiti, al Consiglio comunale, ai progettisti, dirigenti, funzionari, la ditta con le maestranze che hanno operato, ai volontari delle associazioni che ci hanno affiancato».