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Campioni di rugby a Reggio

REGGIO – Festa di quartiere oggi al Rione Pescatori

di ANTONIO CALABRÒ – Il rione ferrovieri-pescatori ha sfornato sportivi di grande caratura in tutti gli sport, dal calcio al basket, dal ciclismo al tennis, dalla boxe all’atletica e così via. Ma la più grande fioritura di autentici campioni è stata nel RUGBY, il più nobile degli sport, sin dagli anni ’60, quando la squadra cittadina si allenava nel campo della PRO-FERROVIERI, di proprietà del Dopolavoro Ferroviario. La grande impresa avvenne nella stagione 1975-76 quando la squadra, guidata dall’illuminata presidenza di Umberto Botti (del RIONE), vinse il campionato di Serie B centrando la promozione in A. Fu la prima squadra cittadina in assoluto di tutti gli sport a disputare un torneo ai massimi livelli. Mi ricordo folle impazzite a seguire gli eroi nostrani, mi ricordo il tifo bestiale, mi ricordo l’entusiasmo per una squadra che in quel momento rappresentò la rivalsa cittadina ai gravi episodi del ’70. Giovani e meno giovani allo stadio comunale, alcuni dei nostri convocati in nazionale, la palla ovale che comparve nelle piazzette e nei campi di terra battuta, nello spiazzo di fronte al Sacro Cuore, nei vari campetti di Tortora, di Mantova, di San Pietro. In quella formazione giocavano tantissimi, sia del Ferrovieri che del Pescatori. C’erano Raffaele Babuscia, Giuseppe Germoleo, Nuccio Pansera, Giuseppe Cutrupi, Marcello Gatto, Peppe Schirinzi, Umberto Abate e poi quelli che conobbero l’onore della maglia azzurra Mimmo Spadaro (via Mercalli), Genesio “Gino” Coppola (maestro di Rugby, via Galileo Galilei) e infine Crescenzio “Enzo” Bentivoglio, che abitava proprio nel luogo oggi occupato dalla piazza che ospiterà la Festa del Rione. Quando Bentivoglio partiva come un missile verso la meta, il boato che si levava era come un tuono di tempesta. Un bellissimo momento sportivo per la città, un momento da non dimenticare. Per la cronaca la squadra raggiunse la serie A senza alcun aiuto da istituzioni, con un piccolo sponsor che era Kent, il negozio sul Corso. La passione di Umberto Botti (nell’anno della promozione le spese furono di diciannove milioni, un capitale dell’epoca)- che poi cedette gratuitamente la squadra a Matacena- non deve essere dimenticata, e neanche i ragazzi che hanno fatto la storia sportiva della nostra città. Ne parleremo, tra le tante cose, domani sera, alla festa.

Ps La mattina della promozione in A fu stupenda. Andavo a scuola al Foscolo, che era in un palazzo con gli appartamenti e i garage adattati ad aule. La mia sezione, la “D”, era proprio in un Garage, nella prima traversa della Via Frangipane. Sopra abitava il Presidente Botti, che lasciava parcheggiata la sua auto di fronte. Quando arrivammo trovammo la suddetta auto senza ruote, innalzata sopra a quattro vere e proprie colonne di mattoni, tutta infiocchettata, con il cartellone “A” bene in vista. Era più in alto di noi dodicenni. Uno scherzetto da Rugbisti, e subito, di prima mattina, si raccolse una folla di matti che cominciò ad inneggiare, serie A, serie A, e cori, canti e tanta felicità. Soltanto un fatto sportivo, ma una rivincita sociale, una festa, un momento topico di gioia collettiva e di sport.
Nelle foto Bentivoglio che va in meta, ( e quello che cercava di marcarlo che a fine partita si ritrovò tutto incerottato, pare gli abbiano dato qualche decina di punti di sutura) e il presidente Botti che ad ogni fine partita baciava tutti gli atleti.
Sabato 15, intera giornata, FESTA DEL RIONE FERROVIERI- PESCATORI, Piazza Trieste (a Villetta)- discesa Via Furnari- salita terza traversa Via Galilei.