Sono stati resi noti i finalisti dell’edizione 2021 del Premio Cosmos e del Premio Premio Cosmos degli studenti”.
Il Premio Cosmos nasce dall’iniziativa di un gruppo di scienziate e scienziati italiani di fama internazionale, in sinergia con il Ministero dell’Istruzione, la Città Metropolitana di Reggio Calabria, la Società Astronomica Italiana, il Planetario Pythagoras e la Fondazione con il Sud.
Il Comitato scientifico del Premio, presieduto da Gianfranco Bertone, professore di Theoretical Astroparticle Physics presso il Centro di eccellenza in Fisica Gravitazionale e Astroparticellare, GRAPPA, di Amsterdam e founding director dello European Consortium for Astroparticle Physics, ha indicato, per il Premio Cosmos, Massimo Capaccioli con L’incanto di Urania. Venticinque secoli di esplorazione del cielo (Carocci); Sean Carroll con Qualcosa di nascosto a fondo. Il mondo dei quanti e l’emergere dello spaziotempo (Einaudi); Brian Greene con Fino alla fine del tempo. Mente, materia e ricerca di significato in un universo in evoluzione (Einaudi); Luciano Rezzolla, con L’irresistibile attrazione della gravità. Viaggio alla scoperta dei buchi neri (Rizzoli); e David Spiegelharter con L’arte della statistica. Cosa ci insegnano i dati (Einaudi) come finalisti.
Per il Premio Cosmos degli Studenti, invece, sono passati in finale oltre ai già citati Massimo Capaccioli e David Spiegelharter – Alessandro Bilotta e Dario Grillotti, con La funzione del mondo. Una storia di Vito Volterra (Feltrinelli); Lorella Carimali, con L’equazione della libertà. Nella matematica c’è la chiave per la rinascita (Rizzoli); e Licia Troisi, con La sfrontata bellezza del cosmo. Un viaggio tra i misteri dell’universo attraverso le immagini dell’invisibile (Rizzoli).
«Il Premio Cosmos mira a promuovere la scienza e la cultura scientifica in Italia – ha commentato Gianfranco Bertone, presidente del Comitato Scientifico del Premio –: vogliamo da una parte riconoscere e valorizzare la grande divulgazione scientifica, dall’altra coinvolgere i giovani, in particolare del Sud, avvicinandoli alla scienza e ai suoi protagonisti, nella convinzione che la cultura scientifica fornisca una chiave di lettura imprescindibile in un modo sempre più complesso, e un importante strumento di riscatto sociale ed economico. Desidero congratularmi con le autrici e gli autori dei libri che accedono alla fase finale dei due premi, e ringraziare tutti gli scienziati, le istituzioni e i volontari che ci aiutano a perseguire questo obiettivo».
«Il Premio Cosmos è una delle attività di maggiore interesse sotto il profilo culturale della comunità scientifica della Città Metropolitana di Reggio Calabria e della Regione Calabria – ha dichiarato Giuseppe Falcomatà, sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria –. Il suo punto di forza è la continuità di questa iniziativa e il coinvolgimento degli studenti delle scuole superiori italiane e, novità assoluta di quest’anno, delle scuole italiane all’estero. È questo un elemento di grande soddisfazione: il Premio Cosmos rappresenta il modo migliore di promuovere la nostra Regione, la nostra Città Metropolitana, e le sue eccellenze culturali e scientifiche».
«Il Premio Cosmos è un evento internazionale importantissimo per i giovani, per la divulgazione, per la scienza, per le scuole, per la Regione Calabria, per il Sud Italia e per la crescita culturale di tutto il paese – ha sottolineato Sandra Savaglio, assessore regionale all’Istruzione, Università, Ricerca scientifica e Innovazione della Regione Calabria –: quindi, non si può che sostenerlo sempre e comunque, con tutti i mezzi che si hanno a disposizione. Come Assessorato all’Istruzione, abbiamo individuato diverse iniziative presenti e future (e tra queste, ovviamente, il Premio Cosmos) sparse su tutto il territorio calabrese che riguardano la diffusione della scienza nelle scuole, dove gli studenti e le studentesse, di ogni ordine e grado, sono protagonisti».
«Per questa ragione – ha concluso – ci stiamo impegnando affinché presto sia possibile fare arrivare delle risorse a sostegno di ogni singola attività. Occuparsi di qualcosa di così bello per noi non è solo un motivo di orgoglio, ma anche l’occasione di respirare una boccata di aria fresca in grado di regalarci la convinzione di aver fatto qualcosa di buono per i nostri giovani». (rrc)