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Il 22 gennaio al Cilea arriva Marco Falaguasta

REGGIO – Il 22 gennaio al Cilea arriva Marco Falaguasta

Sabato 22 gennaio, al Teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria arriva l’attore romano Marco Falaguasta con Neanche il tempo di piacersi per la stagione teatrale de L’Officina dell’Arte.

«Sono emozionato e felice di venire a Reggio Calabria – ha detto Falaguasta – e riaprire la stagione dell’Oda. Piromalli ha messo in conto i rischi che può portare questa scelta coraggiosa ma piena d’amore avverando un sogno collettivo perchè l’arte non può fermarsi. Certo, dobbiamo stare attenti e rispettare tutti i protocolli anti contagio ma non possiamo smettere di sorridere e vivere l’arte. Mi confronterò con il pubblico e parleremo di tutto ciò che è cambiato dagli anni ’80 ad oggi».

«In quegli anni – ha aggiunto – eravamo convinti che le cose sarebbero andate ancora meglio: il primo decennio registra gravi fatti di sangue, segna la fine degli “Anni di piombo” e l’inizio di una nuova stagione di fiducia e positività. I miei anni ‘80 sono stati spensierati, l’Italia aveva vinto i Mondiali, ci si divertiva, ascoltavo musica, vivevo con leggerezza come fanno tutti i ragazzi. Non credo che i giovani di oggi siano scontenti della quotidianità, certo avranno i loro piccoli problemi, screzi amorosi, preoccupazioni scolastiche come le avevamo anche noi».

Con estrema naturalezza, Marco analizza quel tempo andato via e il periodo attuale, prova a comprendere i codici dei giovani di oggi e ad andare oltre il giudizio degli adulti che, spesso a causa delle loro certezze, innesca conflitti e difficoltà di interazione.

«È uno spettacolo molto interattivo nel quale chiederò al pubblico cosa ne pensa. Ci divertiremo e ci saranno momenti nei quali racconterò tanto di me. E’ una satira sociale che ci farà ridere ma anche, ci porterà a pensare da dove siamo partiti e dove siamo arrivati – ha aggiunto il protagonista –. Il teatro, la vita stessa è un continuo confronto e questo è quell’elemento che ci fa sentire meno soli e meno impauriti. Per vincere la paura bisogna dialogare. Questa terribile pandemia ci ha tolto tanto in questi due anni ma non possiamo permettere più che ci venga negata la possibilità di confrontarci, dare spazio alle nostre emozioni, vivere l’arte e i teatri. E allora, torniamo a sorridere e alleggeriamo questa tensione che ci rende cupi e tristi».

La stand-up comedy Neanche il tempo di piacersi rievoca sane consuetudini di anni non troppo lontani e obbliga lo spettatore ad un riesame del presente ponendo questa domanda: se è inevitabile che i cambiamenti vi siano, è altrettanto giusto accettarli finendo per subirli?

«Assolutamente no – risponde il vulcanico Falaguasta –. I cambiamenti ci sono e ci saranno sempre. L’evoluzione va affrontata senza troppi turbamenti e con ironia tipica di chi, guardando il mondo con un sorriso, non cede alla malinconia di un qualcosa che non c’è più. Io farò proprio un’autocritica nei confronti della mia generazione, quella dei cinquantenni, genitori che forse hanno sbagliato in qualche cosa, nel consentire usi e costumi che, ai tempi loro, erano inimmaginabili. E lo farò con molta ironia, divertendo il pubblico che si ritroverà in tante situazioni, sia come genitori che come adolescenti di una volta». (rrc)