«Arghillà tornerà a essere un quartiere residenziale». Lo ha annunciato il sindaco di Reggio, Giuseppe falcomatà, nel corso dell’incontro svoltosi in Prefettura con il Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica.
Un incontro molto proficuo e voluto dal prefetto Vaccaro per trovare una soluzione alla situazione di Arghillà, «un quartiere paesaggisticamente bellissimo della nostra città – ha spiegato Falcomatà – che, però, presenta un contesto di criminalità e di degrado diffuso che si protrae da anni e inizia da quando si è deciso di spostare il problema della degli alloggi popolari delle famiglie Rom, dall’ex Caserma 208 al quartiere di Modenelle in Arghillà».
«Arghillà, che è un quartiere fra i più belli da un punto di vista paesaggistico della nostra città, di fatto è diventato un ghetto – ha aggiunto – e come tutti i ghetti va smantellato e restituito alla sua naturale funzione di quartiere residenziale, con la realizzazione delle necessarie opere di urbanizzazione, destinate al sociale, all’inclusione, opere per consentire alle famiglie di decidere di abitare in quel in quel quartiere».
«Tra i nostri obiettivi – ha concluso il sindaco – vi sono una serie di interventi in parte già in atto, penso ai 20 milioni di finanziamento del Pinqua. Sono tutte opere che vanno realizzate consentendo l’eliminazione di quella ‘cortina di ferro’ che oggi è costituita dagli alloggi popolari occupato abusivamente. In questo caso si tratta di una questione che va affrontata redistribuendo tutte le famiglie sul territorio e non ghettizzandoli in un quartiere della città». (rrc)