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REGGIO – La conferenza “La danza dei maestri Wu e Li – Relatività generale e meccanica quantistica”

Domani pomeriggio, alle 18, su Google Meet, è in programma la conferenza La danza dei maestri Wu e Li – Relatività generale e meccanica quantistica con il prof. Gianfranco Cordì.

L’evento è stato promosso dal Planetarium Pythagoras Città Metropolitana di Reggio Calabria

L’argomento di questo incontro è, in realtà, per intero la storia della scienza del secolo XX. 

Infatti la due teorie della relatività generale (1915, Albert Einstein) e della meccanica quantistica (1900, Max Planck) rappresentano in pieno il secolo che è stato definito da Eric Hobsbawm: “breve”. Il prof. Gianfranco Cordì, Dottore di Ricerca e specializzato in epistemologia, partendo dal “dato di fatto” della rilevanza strategica delle indagini sul cosiddetto “macrocosmo” e sul “microcosmo” subatomico e quantistico, propone una inedita lettura delle stesse alla luce della filosofia orientale. L’incontro del Planetarium Pythagoras sarà l’occasione, dunque, per approfondire temi più strettamente legati alla filosofia della scienza interconnessi ad argomenti più generali di epistemologia, critica della cultura e storia delle idee.

La relatività generale, infatti, è una teoria che coinvolge, nella sua attuazione pratica numerose discipline se si pensa che anche il relativismo teologico risente delle sue acquisizioni.

Lo studio del mondo subatomico, del pari, ha condotto, come applicazioni pratiche, anche alle nanotecnologie, la microelettronica ma anche allo stesso computer divenuto oggi pc.

Il prof. Cordì, autore tra l’altro del volume “Slalom. Per una filosofia del presente” (Iriti, 2019) condurrà gli spettatori all’interno di un pluriverso nel quale filosofia, scienza, sociologia, antropologia e Oriente convergono verso un punto focale.

Esso corrisponde alla delucidazione di uno strano “matrimonio” che non è solo quello tra Oriente e Occidente ma anche quello tra microcosmo e macrocosmo (la Teoria del Tutto, giù oggetto di un precedente incontro di Cordì al Planetario, ne è un esempio) e anche quello tra filosofia e scienza.

Il tutto nella convinzione che una specie di “amigdala” (come la chiamava Renato Cartesio) tra natura e cultura, pensiero e realtà, logos e fatto, valore ed esperienza deve consistere in uno “sguardo più ampio” che riesca a far “vedere” anche in “profondità”.

Un’analisi (descrittiva) dunque, quella del prof. Cordì, laureato con una tesi sull’epistemologia di Karl Raymund Popper, che vuole scendere non solo in estensione (con i mezzi della sintesi) ma anche in intensità.

Nella consapevolezza che una “visione più ampia” possa far consistere anche tecnologia e materie umanistiche, in sostanza: uomo e natura.

Al termine della conferenza, seguirà l’osservazione del cielo di primavera con il planetario digitale a cura dello Staff.

Per partecipare è necessario prenotarsi via mail al seguente indirizzo di posta elettronica: planetario.rc@virgilio.it, entro le ore 15.00 del 7 aprile. Agli iscritti verrà comunicato il link da cui seguire l’evento. (rrc)